Acri, secondo volume del dizionario calabro del Padula. Il disinteresse della Fondazione

CULTURA. SECONDO VOLUME DEL DIZIONARIO CALABRO DEL PADULA. MADDALON; “LA FONDAZIONE HA MOSTRATO DISINTERESSE”

ACRI – La vicenda del secondo volume del dizionario calabro, si arricchisce di nuovi particolari. Il testo, che prende spunto dal dizionario di Vincenzo Padula, è stato stampato nel febbraio 2017. A distanza di dodici mesi nessuno, ad Acri, città che ha dato i natali al Padula, è a conoscenza di questo secondo volume curato, come il primo, da John Trumper e Marta Maddalon dell’Unical, composto da 600 pagine e che include i vocaboli che vanno dalla F alla O.

Un’opera di assoluta importanza dal punto di vista storico ed etimologico. Nessuno, quindi, istituzioni, scuole, assessorato alla cultura, associazioni ma soprattutto Fondazione Padula, si è impegnato perché il volume venisse presentato ai concittadini del Padula. La vicenda è stata sollevata anche nell’ultima seduta del consiglio comunale, da Mario Bonacci, consigliere di opposizione. Dall’altra parte, silenzio assoluto.

Contattata telefonicamente, Marta Maddalon, uno dei componenti del gruppo di ricerca coordinato da John Trumper, è chiara e punta l’indice contro la Fondazione Padula. “Verso la fine del 2016, quando il volume era pronto, contattammo più volte la Fondazione Padula per discutere della casa editrice che avrebbe dovuto stamparlo e delle date di presentazione, ma notammo molto disinteresse, inoltrammo diverse mail che rimasero senza risposta. Solo ad inizio 2017 ci rendemmo conto che sia la Fondazione che il Comune non erano interessati ed, anzi, venimmo a conoscenza di un verbale redatto dal comitato scientifico della Fondazione in cui si esprimeva il totale disimpegno verso il volume. Abbiamo tutti gli atti custoditi all’Unical. Decidemmo, quindi, di proseguire da soli e contattammo la casa editrice Dell’Orso, di Alessandria, anche per le spese minori rispetto alla Laterza che aveva stampato il primo volume. La nostra amarezza è tanta e, difatti, sulla copertina del secondo volume non compaiono i loghi né del Comune né della Fondazione con cui non vogliamo avere nulla a che fare. Ci dispiace che gli acresi non possano venire a conoscenza di questo importante testo, ci auguriamo che qualche associazione sia interessata e possa organizzare un evento”. Il primo volume, dalla lettera A alla lettera E, fu pubblicato nel 2001.

Roberto Saporito