“Al Distretto sanitario Cosenza-Savuto il “maresciallo” recluta pazienti per rastrellare più fondi del Pnrr”

Entrare negli uffici del Distretto sanitario Cosenza-Savuto di via Milelli è come entrare all’ interno di una caserma delle forze dell’ordine e non perché ci siano guardie giurate armate all’ingresso ma perché chi ha preso possesso di quegli uffici si crede un “maresciallo”, capace di dare ordini e ricevere assensi solo perché gli è stata concessa una poltrona.

Il Sig., Dott., Capo Sisto Milito (chiedo scusa se ho dimenticato qualche altro nomina o titolo), oltre alla fondina ben visibile attaccata ai pantaloni (!) e alle innumerevoli onorificenze esposte con tanto di stendardi e bandiere dell’Europa e dell’ Italia dovrebbe mettere più attenzione ed impegno a quelle che sono le esigenze di TUTTO il personale e di TUTTI i pazienti. Perché dico ciò? Perché sono mesi che il personale viene impiegato per reclutare più pazienti possibili al fine di raggiungere i numeri per il quale verranno concessi i fondi stanziati dal PNNR. Finanziamenti che, secondo un mio personale parere, si cerca di ottenere forzando un po’ il sistema… ma questa è un’altra storia che purtroppo non sarà mai approfondita dalla magistratura corrotta. Esattamente come gli “straordinari d’oro del Covid, dei quali il Sig., Dott. Capo eccetera eccetera ha beneficiato largamente, tanto per farvi capire di chi stiamo parlando.

Ma torniamo al PNRR e ai pazienti. Questi pazienti chi sono? Beh, non sanno neanche loro di essere stati registrati all’ interno delle cure domiciliari del territorio Cosenza-Savuto (complice anche naturalmente il responsabile di tale servizio ovvero Ferdinando Francesco Genise, che ho scoperto essere… una vostra vecchia conoscenza) e per il quale avrebbero diritto ad un’assistenza che sicuramente mai verrà erogata loro.

Ditemi voi allora: possiamo creare una sanità migliore se chi ci dovrebbe dirigere e tutelare non è capace di svolgere il proprio lavoro in legalità e trasparenza? Facciamo più bella figura se non ci vestiamo da paladini della legge e della sanità pubblica, mettiamoci una mano sulla coscienza, professiamo di meno e garantiamo di più… ma perché parlo al plurale, questo è compito e dovere vostro… Buon lavoro.

Lettera firmata