di Saverio Di Giorno
I patti, le grandi opere inutili, il cemento che è l’unica “visione politica” del territorio. Gli elementi del nuovo triangolo ci sono tutti. La procura di Paola che dorme e gli uomini infedeli, le intimidazioni, il governatore compiacente, i soldi, i sindaci e le ditte. Non è la trama del film di Rosi, ma quanto sta avvenendo su tutto l’Alto Tirreno Cosentino, in quella che ormai. più che concorrenza, sembra una guerra tra bande di imprenditori. In questo gioco Perrotta e Vetere a che gioco stanno giocando?
Chi ricorda gli albori di Iacchite’, ricorda anche di un articolo riguardante il triangolo Santelli-Russo-Luberto. Erano gli anni delle intercettazioni sparite, dei carabinieri dalle frequentazioni dubbie e assegnazioni di nomine e fondi sul territorio. Un crogiuolo dal quale fuoriuscirono opere con visioni di sviluppo orribili, pensate già per non funzionare. Su tutte l’aviosuperficie di Scalea. E ora tornano… tutti, con nomi nuovi. Vediamo quali.
Neanche qualche giorno fa scrivevamo della presenza di uomini delle forze dell’ordine che, facendo la spola tra un paese e l’altro, fanno da piccioni viaggiatori https://www.iacchite.blog/alto-tirreno-cosentino-ma-ci-sono-ancora-altri-ufficiali-infedeli-tra-le-forze-dellordine/.
Dopo l’articolo, non solo non è arrivata nessuna smentita, ma si sono moltiplicate le segnalazioni e possiamo essere più precisi. I piccioni escono dalla Guardia di Finanza e frequentano tanto comuni della costa quanto dell’interno. Sembrano fare da cerniera tra le solite ditte consorziate del cemento, incursioni in alcuni comuni (quelli della CuC, ma anche Scalea) ed evidentemente gli uffici. E qua arriviamo alla prima domanda: è normale tale frequentazione? All’interno il corpo lo sa? E lo sanno i sindaci dei rispettivi comuni?
La storia del territorio insegna che queste cose non portano mai bene. D’altra parte, non sarebbe neanche così tanto sorprendente. La storia anche recente, di pochissimi anni fa, ricorda che la procura di Paola apriva un’ipotesi di indagine su di un cartello di imprenditori (l’indagine appalti e massoneria) che si dividevano gli appalti. L’indagine aveva toccato imprenditori (quali Marsico) e membri degli uffici dei comuni di Belvedere, Scalea, San Nicola Arcella. Aldilà degli esiti processuali, il fatto riguarda le frequentazioni, i conflitti di interesse. È uno schema comune? Esiste ancora questo o un altro cartello?
Ma, a quanto pare, gli interessi in gioco sono molteplici. La scacchiera è complessa e i milioni sono parecchi. Mentre ci giungevano segnalazioni su questo aspetto esplode la polemica sull’aviosuperficie dai toni aspri tra Perrotta (sindaco di Scalea) e Vetere (sindaco di Santa Maria del Cedro). Si accusano a vicenda di poco garbo, ma il sindaco di Santa Maria dice di poca trasparenza sull’aviosuperficie e di vedere fantasmi ovunque (!). Di recente il sindaco di Scalea ha ripreso possesso dell’area con un’ordinanza che ha trovato parere favorevole del Tar. Poi aggiunge anche che ci sono “investitori” interessati a sapere e che anche lui è interessato in quanto presidente del Patto. E infine chiama in causa il suo nuovo amico, il governatore Occhiuto. Non è nuova la frequentazione di Vetere con Occhiuto a cui ultimamente ha aggiunto anche quella con Magorno (titolare più di nulla se non di un’associazione), siglata sotto le telecamere di LaC. La Regione ha sempre un occhio di riguardo per questo territorio come nei migliori anni passati.
A voler pensare male pare una guerra tra cordate di imprenditori ognuno rappresentato dai propri amici, protettori e compagni. A domande si aggiungono domande: di quali fantasmi ha paura Perrotta? Ne ha motivo? Se sì, occorre che vada a denunciare o prendere provvedimenti contro i nemici interni. Mentre per Vetere: ma chi sono questi “investitori” che si interessano di faccende varie? Bisogna fare attenzione perché è di nuovo la storia ad insegnare.
L’operazione Lande Desolate aveva attenzionato tra i vari appalti anche l’aviosuperficie di Scalea (oltre a quello di piazza Fera a Cosenza e la stazione sciistica di Lorica). All’epoca aggiudicataria risultò la Barbieri Costruzioni srl di Giorgio Barbieri. Nel Consiglio di amministrazione dell’azienda c’erano anche sindaci ed ex sindaci che avevano contemporaneamente un ruolo nei Patti Territoriali. Gli stessi Patti Territoriali che volevano come opera centrale per lo sviluppo del territorio tra le altre l’aviosuperficie. Torna in mente anche quando i Verdi parlavano di un “inciucio” che è stato perpetrato dai sindaci del Tirreno (con la spartizione degli incarichi nel territorio che sono Pit, Patti territoriali, Consorzio, Comunità Montana ecc.). Quindici anni fa…
Dunque, ci risiamo. Invece della Santelli, c’è Occhiuto, invece di Luberto c’è la nuova procura che dorme, invece dei carabinieri altri spioni. Tolto Muto restano nuove cordate, nuove intimidazioni. Resta da capire: i sindaci a che gioco stanno giocando? Quali garanzie sono necessarie per tornare al quieto vivere? Lo scopriremo presto.