Amantea alza la testa contro i “padroni” della Fiera e la malagestione del Comune

Le contestazioni partono dal basso, e mai come ieri la Città di Amantea ha risposto alla mobilitazione popolare indetta da alcune sigle sindacali degli ambulanti e da Gruppi Civici ad Amantea.

La vicenda della Fiera Storica Città di Amantea assume caratteri grotteschi ed assurdi, questo lo ha capito bene la popolazione perché ha deciso di partecipare nonostante il “tamtam” che la politica giurassica amanteani ha fatto per evitare proprio la partecipazione democratica. Ma la Città lo sa, lo sa bene l’amministrazione e lo sanno bene soprattutto gli inquirenti che in maniera maniacale stanno appuntando ogni singolo dettaglio.

Entriamo nel merito della vicenda. Il sindaco Pellegrino decide, con la sua finta maggioranza, di rinunciare all’organizzazione della Fiera Storica di Amantea a vantaggio di una associazione a scopo di lucro di Amantea (4 iscritti, 4 familiari) per un incasso di 15.000 euro già versato al Comune, con una raccolta di circa 90.000 euro dagli ambulanti!

Si, avete capito bene! Questa associazione acquista al costo previsto da Delibera Consiliare per 15.000 tutto il suolo pubblico di Amantea e lo rivende al 300% agli stessi ambulanti che “storicamente” partecipano alla Fiera, eludendo la legge ed eludendo soprattutto la Corte dei Conti già sensibilizzata da una denuncia.

Inoltre, gli stessi organizzatori della Fiera oltre al guadagno sulle spalle dei loro colleghi decidono loro chi far partecipare alla Fiera e chi no! Il risultato qual è? Illecito guadagno? Omissione di atti pubblici? Beh la realtà è sotto gli occhi di tutti e si attende l’intervento della Procura di Paola, che però dorme sonni tranquilli… mentre sappiamo che ad Amantea le forze dell’ordine si stanno mobilitando, monitorando soprattutto i social dove la combriccola del sindaco tra offese e calunnie sta iniziando a vivere il periodo peggiore.

Amantea alza la testa, per la prima volta e lo fa soprattutto con gli attributi che sono mancati anche questa volta ai Sindacati, ai Partiti Politici ed a quei politicanti che Amantea hanno stuprato negli anni precedenti. Significativa la presenza dei consiglieri comunali di Opposizione Di Tanna, Mannarino, Bruno e Martire i quali hanno difeso la città e lanciato un ultimatum al sindachiello sullo stato di abbandono della Città. Notizia positiva l’assenza dei consiglieri comunali che dovevano essere la spina del fianco di questa amministrazione mentre sono diventati “pupazzi” in mano alla loro stessa convinzione di essere “prime donne” fottendosene dei problemi della Città.