Amantea. Caso Ambito Territoriale, la luna di miele tra il sindaco e i cittadini è finita

Ad Amantea il clima è sempre più incandescente. Complice non solo la calura estiva che sta attraversando il territorio, ma soprattutto il clima politico “torrido”, che la fa da padrone portando con se strascichi importanti.

Notizia di pochi giorni fa: colui che dice di essere il “Governatore” ma che invece è a tutti gli effetti il parassita capo della Calabria ha deciso di “commissariare” l’Ambito Territoriale 3 che sappiamo bene essere lo strumento madre per le attività socioassistenziali rivolte alle fasce deboli. 8 sindaci su 9 sfiduciano la presidenza della Città capofila, Amantea, per motivi non solo politici di immobilismo quanto in risposta all’atto arbitrario del primo cittadino Pellegrino, il quale, in barba a qualsiasi logica di protezione per la sua città, nomina di suo pugno il nuovo responsabile al posto del precedente in prossimo pensionamento. Fin qui, se limitassimo la lettura ai soli fatti accaduti nelle ultime 24 ore, si potrebbe pensare al solito gioco politico sulle spalle dei più deboli, ma non è così e proviamo a spiegarlo ai nostri lettori.

La (fu) Giunta Pizzino con apposita determina conferiva la modifica della sede dell’Ambito in San Pietro di Amantea, non avendo personale e forse voglia di gestire le politiche socioassistenziali e questo avveniva del 2018. Amantea, dal 2018, inizia il suo inesorabile cammino verso l’oblio complice una commissione d’accesso al fenomeno mafioso e una terna commissariale spregiudicata a tal punto da NON interessarsi a qualsiasi problema.

Nuove elezioni, nuova Giunta. La città sceglie di affidarsi al “nuovo” che avanza, soprattutto perché in campagna elettorale le promesse sono tante e la voglia voltare pagina è forte. La politica dell’ascolto fa breccia tra gli elettori, convinti di avere trovato la giusta dimensione per far risorgere la loro Città. Ma la luna di miele con i cittadini dura poco, perché sono più le litigiosità interne, le liti tra consiglieri e le strumentalizzazioni politiche di qualche assessore che le determine e delibere di lavoro.

In questi anni, l’ATS 3, grazie alle capacità del Dirigente del Comune di San Pietro in Amantea raccoglie finanziamenti e riesce a colmare quel gap di incapacità manifestata negli anni precedenti dal Comune capofila (Amantea) ma questo non va giù al sindaco Pellegrino. Perché? Per diversi motivi sia pratici, sia politici e sia di qualche stolto suggeritore al suo fianco. Non va bene perché davanti a lui non può esserci nessuno, tanto forte è il suo ego ipertrofico.

Non va bene perché il suo collega sindaco di San Pietro – che di politica ne mastica – avrebbe troppo risalto rispetto a lui. Non va bene perché il “campanilismo” la fa da padrone e quindi Amantea prima di tutto e tutti. Non va bene perché altrimenti il suo fido riporto, assessore alle politiche sociali Osso, non avrebbe che fare durante le giornate in Comune. Non va bene perché soprattutto gli altri comuni hanno condiviso un documento unico dove denunciano chiaramente “l’arroganza del sindaco e della sua Giunta”, e questo cozza sonoramente con tutti quei proclami elettorali espressi da Pellegrino, quali: ascolto, umiltà, collaborazione con gli altri comuni e trasparenza amministrativa informando la Città. Bene, o forse sarebbe meglio dire male… di questi proclami poco o nulla è rimasto.

Tornando alla cronaca, la settimana scorsa si è svolta una riunione infuocata dove 8 sindaci sfiduciano Pellegrino e da cui segue una nota stampa in cui i sindaci spiegano i motivi dell’abbandono e la richiesta di commissariamento. Il sindaco di Amantea, per tutta risposta anziché cercare di creare un tavolo di confronto decide di nominare il NUOVO responsabile senza alcuna condivisione con i colleghi. La Regione, ed a quanto pare proprio Occhiuto inteso come il re dei parassiti, come atto urgente ed indifferibile, ha deciso per il Commissariamento che è una bocciatura per la Città di Amantea per colpa di un sindaco che ha smesso di ascoltare… Ma ovviamente non tutto è come appare e presto cercheremo di capire a fondo cosa si muove a livello “politico” dietro queste schermaglie. A presto.