Amantea. Il falso moralismo non aiuta nessuno e il “familismo” non può essere applaudito

Il falso moralismo non aiuta, e lo sa bene la popolazione di Amantea, che ieri ha assistito sconcertata sui social alle farneticazioni del solito gruppo di “tifosi” della giunta Pellegrino, che continua a fare “favori” agli amici e vorrebbe anche… gli applausi.

Ma entriamo nel merito, perché siamo stati accusati di avere dichiarato il falso ed è proprio per questo che vogliamo chiarire una serie di punti in maniera tale che i lettori possano farsi una propria idea sulla gestione “familistica” della vicenda. Che sicuramente è una questione comune praticamente a tutte le città d’Italia ma non per questo deve passare in cavalleria come se niente fosse.

Nessuno ha messo in dubbio le qualità della signora Angelisi, alla quale è stato assegnato un incarico dall’Ambito Territoriale Sociale che fa capo al Comune di Amantea. La signora, evidentemente “scoperta”, mentre avrebbe preferito che la “notizia” non si diffondesse, ha ben pensato di autoincensarsi ieri sui social per cercare una strenua difesa, ma siamo entrati nel merito di alcuni aspetti su cui vogliamo capire bene la città come si posiziona…

E’ vero o no che il papà della signora Angelisi è un “tifoso” di Pellegrino e soprattutto un “moralizzatore” che ha sempre attaccato e offeso i suoi stessi concittadini quando non favorevoli al suo beniamino? È vero o no che alla signora Angelisi è stato affidato un incarico con contratto di lavoro per 15.000 euro annui al comune di Amantea tramite l’Ats 3? È vero che poteva essere presa un’altra persona con gli stessi requisiti? E perché è stata presa lei? E allora cosa abbiamo scritto di falso?

La signora Angelisi si è premurata di spiegare che “emette anche fattura”: bene, ci mancherebbe anche che non lo facesse: si tratta solo di un dovere! Questa procedura di selezione è stata accessibile sul web solo per una settimana e senza pubblicità alcuna, rispetto ai quindici giorni soliti. Di questo non ne parla la signora Angelisi? Quando poi ci si mette il diavolo… ecco che – combinazione – anche il suo compagno lavora per lo stesso Ambito, all’interno del quale ha un incarico per consulenza informatica tramite una Associazione che presta servizio per gli stessi uffici dove lavora la signora Angelisi… E ora che facciamo? Dobbiamo spaventarci anche della reazione del compagno? Cerchiamo di essere seri, per favore. Prendetevi i “favori” ma almeno abbiate la compiacenza di stare zitti.