Amantea. La sai l’ultima della banda del sindaco? Un ufficio “inquisizione” per i dipendenti del Comune!

L’Amministrazione Pellegrino-Osso-Socievole riesce ancora una volta a rendersi protagonista di una pagina triste e scura per la democrazia ad Amantea istituendo l’Ufficio dei Procedimenti Disciplinari per i dipendenti del Comune.

Dopo aver raccontato tante bugie alla popolazione in questi anni, parlando di una Città moderna, aperta e vivibile il sindachiello, resosi conto di aver perso ogni freno inibitore (perché nessuno in maggioranza lo ostacola e quindi è complice) decide di “censurare” i propri dipendenti con un atto che ha dell’assurdo per come già visto nella storia della nostra Italia nel periodo fascista, ovvero la censura.

L’Ufficio in oggetto avrà il compito di “processare” tutti i dipendenti del Comune non in linea con la visione del sindachiello oggi diventato Papa e Re della Città con la complicità del suo fido gerarca Osso e del Capo della Milizia Socievole perché vedete, cari lettori, proprio come già accaduto nel Medioevo (e meno male che la Lista Neapolis doveva guardare al futuro!) la volontà politica è quella di mettere a tacere i dipendenti comunali che conoscono gli orrori di questi soggetti e soprattutto le magagne di alcuni assessori e consiglieri delegati, i quali stanno continuamente a sistemare per conto dei propri amici interessi “particolari” in Città.

Basti pensare che per un progetto pubblico di interesse comunale passano anni mentre per le modifiche di destinazione d’uso di un magazzino con deroghe specifiche passano solo 10 giorni… perché nei pressi di un elettrodotto e perché di proprietà di un parente di Socievole, che è passato “magicamente” in maggioranza.

A voi lettori un giudizio ed un buon lavoro agli inquirenti che dopo anni di torpore hanno iniziato (grazie alla denuncia del consigliere Orazio Mannarino) a fare indagini in questo senso e soprattutto indagini non sui dipendenti comunali quanto sui politici e su alcuni volontari civici con tanto di foto e filmati mentre abusivamente utilizzavano beni comunali, interravano rifiuti, sottraevano beni pubblici e nascondevano molte cose presso l’ex Pretura di Amantea oggi sotto sequestro da parte della Procura di Paola tramite la Guardia di Finanza che a detta del sindaco “fa politica anzichè occuparsi di cose serie”… E’ incredibile che proprio lui dica questo dopo che ci ha deliziato in campagna elettorale con i racconti della sua formazione presso la Nunziatella a Napoli, ma tant’è…

Ma torniamo al Tribunale di Inquisizione, il quale risulta composto da 4 soggetti tra cui due del Comune di San Giovanni in Fiore in quota Forza Italia (vedi amicizia con la Succurro fino a pochi giorni fa, perché lei stessa si è resa conto di quante cazzate spara Pellegrino e come utilizza la presidente per scopi personali,,,), uno dal Comune di Fuscaldo in quota Fratelli d’Italia ed uno dal Comune di Santa Maria del Cedro, il cui pessimo sindaco Vetere ormai è in quota Forza Italia avendo scelto tragicomicamente di buttarsi con Occhiuto.

Quindi questi 4 “scienziati” devono giudicare i dipendenti del Comune, e pare esista già una lista di persone che questo sindachiello vuole censurare e di cui parleremo più avanti. Chi sono questi 4? Beh, uno si aspetta che siano persone integerrime e validi dipendenti comunali senza macchia e senza peccato ma così non è, pare che su 4 già 2 sono stati loro stessi soggetti a procedimenti disciplinari e pare che uno in particolare risulti iscritto in qualche procedimento giudiziario di natura penale.

Per una migliore comprensione dei fatti: attenzione, 4 inquisitori che devono giudicare i dipendenti e loro stessi sono con macchia e con peccato. Questa l’approssimazione e la cattiveria del sindachiello che insieme al “vero” promotore Osso (lui delegato al Personale su cui già gravano diversi interessi della Procura di Paola, vedi cooperative, vedi Vespa Club) e con l’avallo del Socievole (per intanto ha incassato l’apertura dell’attività commerciale di un suo parente prossimo in barba a regole e tempi) vogliono censurare i dipendenti del Comune, ovvero padri e madri di famiglia che senza mezzi e senza una guida politica seria cercano di mandare avanti questa comunità.