Resta l’aeroporto calabrese in termini assoluti con le maggiori movimentazioni di passeggeri e merci ma Lamezia Terme conferma anche per settembre un trend negativo che in un anno – raffrontando i dati del 2024 con quelli del 2023 – ha fatto perdere all’unico scalo internazionale della Calabria oltre 200mila passeggeri. Questi sono i numeri forniti da Assoaeroporti che registra l’andamento dell’intero sistema aeroportuale italiano in termini di persone e cargo. Il mese di settembre – ultimo scampolo d’estate – mantiene dunque l’andamento dei mesi scorsi e iniziato, a onor del vero, già a gennaio: ovvero una flessione di Lamezia e una netta crescita di Reggio Calabria e molto più contenuta di Crotone.
Quanto al mese di settembre, sulle piste cittadine cresce solo la movimentazione di cargo (+12%), mentre diminuiscono i passeggeri (-1,9%). Confrontando i primi mesi del 2024 con quelli del 2023, il saldo per Lamezia è negativo di oltre 200mila passeggeri. C’è da dire che diversi investimenti sono stati messi in campo, a partire dall’area partenza completamente rinnovata, all’affidamento del primo hangar del Sud per la manutenzione degli aerei. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in una delle sue ultime uscite pubbliche dedicate all’aeroporto ha spiegato che l’inversione dei numeri ci sarà nel corso dell’inverno, dove conta di segnare a Lamezia almeno un +5% di passeggeri. E’ in corso una riorganizzazione del management, con la nomina di un consiglio di amministrazione nuovo e un presidente all’interno della Sacal, la società che gestisce tutti e tre gli aeroporti calabresi. E martedì 5 novembre è stata convocata una doppia conferenza stampa all’aeroporto di Lamezia e a quello di Reggio Calabria alla presenza dell’amministratore unico di Sacal Marco Franchini e del capo della comunicazione della Ryanair in Italia Fabrizio Francioni.