“Arrestato Michel Platini”

ROMA – Notizie clamorose arrivano dalla Francia: secondo quanto riportato da Mediapart, Michel Platini è finito in manette. L’ex presidente dell’UEFA e leggenda della Juventus è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione riguardante l’assegnazione dei Mondiali in Qatar nel 2022. L’arresto è avvenuto a Nanterre e la notizia sta facendo il giro del mondo. Al momento ‘Le Roi’ è in custodia presso l’anticorruzione della polizia di Nanterre.

Com’è nata l’indagine sull’assegnazione del Mondiale 2022 al Qatar

Il copione è sempre lo stesso: ‘oliare’ il meccanismo, agevolare le transazioni, provare a manipolare il consenso con l’unico mezzo capace di aprire ogni porta… il denaro. Ed è sulla pista di carta e conti bancari che gli inquirenti hanno puntato i riflettori, concentrando l’attenzione su quello che viene considerato l’anello debole della catena, la crepa apertasi nel muro di complicità e omissioni. Nel corredo accessorio dell’inchiesta c’è una figura in particolare che balza all’occhio in base al materiale raccolto, si tratta del dirigente sportivo qatariota Mohamed bin Hammam, squalificato a vita dalla Fifa per corruzione nel 2011.

La figura chiave del dirigente Mohamed bin Hammam

Secondo le obiezioni mosse nei suoi confronti, Hammam avrebbe versato somme di denaro molto alte a importanti dirigenti del calcio mondiale. Mazzette che sarebbero state corrisposte nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011 con il chiaro intento di ammorbidire la posizione di alcune figure così da incoraggiare l’assegnazione della Coppa del Mondo del 2022 al Paese Arabo. Assegnazione che divenne ufficiale nel dicembre del 2010.

Platini e le accuse di corruzione

Nel 2015 Platini lasciò l’incarico di presidente dell’UEFA, che deteneva dal 2007, perché accusato di avere percepito illecitamente 2 milioni di franchi svizzeri dall’allora presidente della FIFA Sepp Blatter e venne squalificato da tutte le attività calcistiche per otto anni, poi ridotti a quattro. ‘Le Roi’, nel maggio 2018, venne scagionato dalla magistratura svizzera, che non riscontrò irregolarità nel suo operato. Oggi il nuovo colpo di scena.