Arresti a Reggio, tra gli indagati c’è anche il “solito” Tripodi

Tra gli indagati nell’ambito dell’indagine “Ecosistema” oltre al consigliere regionale Francesco Cannizzaro, per corruzione aggravata dalle modalità mafiose ci sono anche i sindaci di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, di Palizzi, Walter Scerbo, indagati per corruzione e l’ex consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi, indagato per corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose.

Il monitoraggio tecnico di amministratori locali ha indotto a focalizzare l’attenzione verso il settore dell’imprenditoria, in particolare all’indirizzo di Rosario Azzarà, imprenditore operante nel settore dei rifiuti con la passione per la politica, titolare della ditta “ASED srl” con sede a Melito Porto Salvo.

Recentemente, la Cassazione ha confermato la condanna ad un anno per Pasquale Tripodi, medico nativo di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria. L’ex consigliere della Regione Calabria è stato ritenuto colpevole in via definitiva del reato di indebita percezione di erogazioni. Secondo la Suprema Corte, Pasquale Tripodi ha percepito rimborsi che non gli spettavano nel periodo compreso fra il 2 luglio 2007 e il 3 dicembre 2008.

Tripodi è attualmente indagato pure nell’inchiesta “Erga omnes” relativa alla “Rimborsopoli” del Consiglio Regionale della Calabria. Gli vengono contestate in questo caso due diverse ipotesi del reato di peculato. Una nelle vesti di capogruppo dell’Udc, l’altra in concorso con l’ex presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova, nelle vesti di consigliere regionale del Gruppo Misto. Per tali accuse, Tripodi ha subìto anche il divieto di dimora in Calabria.

Numerosi i cambi di “casacca” nel corso della lunga carriera politica di Pasquale Tripodi, più volte assessore regionale con diverse giunte.  Alle ultime elezioni regionali (novembre 2014), Pasquale Tripodi è stato candidato (ma non eletto) nella lista denominata “Centro democratico, Oliverio presidente” a sostegno dell’attuale presidente della Giunta regionale Mario Oliverio.