CUB – Confederazione Unitaria di Base
CAMBIO APPALTO VIGILANZA ARMATA ASP COSENZA: UN DISASTRO GESTITO MALE E PAGATO DAI LAVORATORI
Il 1° giugno 2025 è subentrato il nuovo appalto per la vigilanza armata nelle sedi dell’ASP di Cosenza. Doveva essere una transizione lineare, fondata sul rispetto della clausola sociale e dei diritti acquisiti. È diventata invece l’ennesima prova di una gestione disordinata, priva di trasparenza, che ha generato incertezza e disagi pesanti per i lavoratori coinvolti.
Tutto è precipitato il giorno prima, il 30 maggio, quando i lavoratori sono stati convocati con poche ore di preavviso presso la sede della Coral Securitas Servizi Integrati S.r.l. per la firma dei nuovi contratti. La lista del personale da assorbire, fornita dalla ditta uscente Cosmopol Vigilanza S.r.l., è arrivata all’ultimo minuto e senza criteri verificabili. Nessuna specifica sulle postazioni assegnate, sulle ore svolte, sull’anzianità.
Solo un elenco di nomi, consegnato frettolosamente, che ha generato disorientamento e tensione. Nel giro di poche ore, ai lavoratori è stato chiesto di firmare le dimissioni da un’azienda e l’assunzione presso l’altra, senza che ci fosse alcuna reale possibilità di chiarimento o confronto. Alcuni contratti indicavano destinazioni e condizioni operative del tutto incoerenti con l’attività fino ad allora svolta. Di fronte a richieste di spiegazioni, si è risposto con frasi generiche e rassicurazioni non supportate da fatti.
A distanza di due mesi, le criticità non solo permangono, ma si sono aggravate. Cosmopol non ha ancora provveduto al pagamento dell’ultima busta paga né alla liquidazione di TFR, ferie, permessi e mensilità aggiuntive. Solo con alcune sigle sindacali si sarebbero avviate procedure di conciliazione, lasciando fuori una parte significativa dei lavoratori, che oggi attendono risposte e soluzioni concrete.
Anche da parte di Coral il contesto si è dimostrato poco trasparente. Le prime buste paga presentano presunte irregolarità già segnalate dai dipendenti, ma ogni tentativo di confronto è stato ignorato. Le richieste formali sono rimaste senza risposta. Non si sono tenuti incontri chiarificatori. Le assegnazioni dei turni e delle postazioni, inoltre, risultano spesso arbitrarie e squilibrate, con evidenti disparità di trattamento che minano il clima lavorativo e la fiducia nel nuovo assetto.
Va evidenziato che tutti gli organi competenti – RUP, DEC, SPISAL, ITL, Prefettura, Questura, Guardia di Finanza – sono formalmente informati dei fatti. Eppure, fino a oggi, non si è registrato alcun intervento risolutivo.
Questo silenzio istituzionale è preoccupante e non può più essere tollerato.
Di fronte a questo scenario, i lavoratori non intendono restare in attesa passiva. Dopo anni di servizio e dedizione, non accettano di vedere messi in discussione i propri diritti, né di subire trattamenti discriminatori o penalizzanti. Sono pronti a intraprendere ogni azione necessaria – sindacale, legale e pubblica – per ottenere ciò che spetta loro per legge e per dignità.
Il sindacato CUB Calabria è al fianco dei lavoratori in questa battaglia. Continueremo a vigilare, a denunciare e a intervenire in ogni sede utile affinché venga ripristinata trasparenza, equità e rispetto delle norme. Il lavoro non è una concessione. È un diritto. E i diritti si difendono, sempre.









