di Saverio Di Giorno
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio e così all’Asp di Cosenza nonostante una bella indagine continuano con pratiche attenzionate. O che le ricordano molto. Sì, d’accordo, nulla le vieta ma a volte la discrezionalità dell’Azienda sembra solo un modo per curarsi i propri affari.
Subito dopo Ferragosto, mentre tutti erano in ferie, è stata pubblicata la delibera n. 1844 del 25 agosto 2023 sull’albo pretorio dell’Asp di Cosenza. La delibera ha per oggetto: “Utilizzo graduatoria concorsuale Asp Vibo Valentia per l’assunzione di numero 2 dirigenti amministrativi con rapporto di lavoro a tempo pieno e determinato”. A leggere la delibera di assunzione dei due dirigenti amministrativi sembra tutto normale, se non per alcuni aspetti che alla generalità dei singoli può sfuggire, in quanto non a conoscenza di alcuni passaggi salienti, che nella vicenda vede coinvolti numerosi aspiranti dirigenti amministrativi.
In Calabria sono stati avviati 4 concorsi per dirigenti amministrativi e nello specifico dalle Asp di Crotone, di Vibo Valentia, Cosenza, Reggio Calabria. Il concorso dell’Asp di Cosenza dopo l’ammissione dei candidati si è staticamente bloccato, per le altre Asp invece i concorsi sono stati espletati e portati a termine. Il 25 agosto l’Asp di Cosenza si accorge di avere bisogno solo di due dirigenti e procede a chiedere l’utilizzo della graduatoria dell’Asp di Vibo Valentia, di un concorso a tempo indeterminato, di cui ne assume solo due a tempo determinato e paradossalmente solo per 6 mesi.
Ci si chiede: come mai si utilizza la graduatoria dell’Asp di Vibo Valentia e non la graduatoria di un’altra Asp? Perché non ricoprire tutti i posti carenti della pianta organica? Perché due e non uno? Perché 6 mesi? Semplice “discrezionalità amministrativa”? Ma è realmente così? Gli attori coinvolti sono totalmente sconosciuti all’Asp di Cosenza? Pare di no, infatti, la Dott.ssa Chieffà è già dipendente dell’Asp di Cosenza.
Sembra un film già visto sugli schermi dell’Asp di Cosenza. Nel non tanto lontano 2021, si pensi all’assunzione della Dirigente Dott.ssa Giovanna Borromeo, già dipendente dell’Asp di Cosenza vincitrice del concorso all’Asp di Catanzaro per la quale venne pubblicato avviso di mobilità volontaria, regionale ed extraregionale per due posti a fronte della possibilità di occuparne 8, ma successivamente, precisamente il giorno dopo la pubblicazione del bando, venne disposto l’utilizzo della graduatoria del concorso pubblico esperito dall’Asp di Catanzaro e procedendo con l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato di Giovanna Borromeo, collocata al terzo posto della graduatoria citata: tutto evidenziato nella indagine “Sistema Cosenza”.
Beh, in questo caso non si tratta di Sistema Cosenza ma di Sistema Asp Cosenza, che – recidiva – continua a utilizzare lo stesso modus operandi, impavida e certa che nessuno paga.
La Dott.ssa Chieffà, laureata in Scienze statistica, assunta come Co.Co.Co. nel lontano 2002, quando all’UOC Risorse Umane operava indisturbato il discusso Dott. Daniele Bellusci – condannato dalla Corte dei Conti con sentenza n. 293 del 2012 al pagamento di 1.560.056,23 euro oltre agli interessi insieme all’allora Direttore Generale Franco Petramala, condannato a versare 3.120.112,47 euro e al dirigente Antonio Scalzo (condannato a versare 1.560.056,23 euro) per l’assunzione di numerosi Co.Co.Co. non aventi diritto ad essere assunti.
La Dott.ssa Chieffà lavora nell’UOC Risorse Umane, dopo la sua assunzione a novembre 2011 quale collaboratore amministrativo professionale, è conosciuta da tutti i dipendenti in quanto provvede agli stipendi dell’Asp, ed è sicuramente un elemento da non farsi scappare…