L’ENNESIMA MAGIA DELL’ASP DI COSENZA
C’era una volta la maga Magò (Madame Mim) della Campania (conosciuta anche come Marianna Ardillo, la trasformista) che con un incantesimo alato atterrò ai piedi del Pollino nella ridente cittadina calabrese di Castrovillari e qui mise radici, talmente strette che ne rimase bloccata per ben due volte: prima agli arresti domiciliari, poi con l’interdizione dai pubblici uffici…
Madame Mim, arrivista senza regole, disposta a tutto, tenendosi stretta la direzione del Centro di Salute Mentale (ATP) di Castrovillari, prese le armi del mestiere e volò nella grande città calabrese di Cosenza, dove mise le mani sul Dipartimento di salute mentale e ora ad interim anche sul Centro di Salute Mentale (ATP) di Cosenza insieme alla famosa Gargamella con i capelli (conosciuta anche come Gina Volpentesta); insieme padrone del palazzo in piazza Amendola, hanno creato il feudo, tra urla, minacce, mortificazioni con vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba (questi ultimi rappresentano la maggioranza).
In un clima di terrore si continua a stare, nonostante il pensionamento della vecchia Gargamella da direttore facente funzioni dell’ATP di Cosenza.
Con un tocco di magia la maga Magò insieme, al sempre presente, Fra’ Remigio Magnelli (che sponsorizza solo case cadute, probabilmente ciò lo fa sentire ancora aitante, donna purché respiri…), hanno permesso illecitamente alla vecchia Gargamella di dirigere ancora l’ATP di Cosenza, mediante una letterina firmata da Madame Mim, garantendole la possibilità di rimanere fino al 31.12.2025 in maniera tale che così nuovamente e, soltanto loro felici e contente, le due possono indisturbate portare avanti progetti e studi top secret e, ancora, Gargamella con il fedele autista OSS possa recarsi a Catanzaro con i mezzi aziendali, rivestendo il ruolo di direttore (pensionata, reintegrata senza incarico e quindi oggi senza titoli, ma magari anche ieri…) con l’approvazione di Fra’ Remigio, di Madame Mim e chissà di chi altro….
La trasformista maga Magò spera di poter rimanere bloccata anche a Cosenza! E dove andrebbe a sostare? A casa di Fra’ Remigio o a casa della pensionata Gargamella? Le brutte favole esistono anche nella realtà, come nell’ASP di Cosenza.










