Asp Cosenza, l’immenso potere dei colletti bianchi Astorino e Capristo: protagonisti, parenti, raccomandati e retroscena

Che l’ex Presidente della Regione Calabria abbia lavorato bene, per sé stesso e il suo cerchio magico, in questi anni è palese a tutti. Logicamente ha saputo cavalcare l’onda giusta del dopo Covid e dei fondi dati “a tavoletta” da parte della Comunità Europea, attraverso il PNRR, nonché la presenza di un “Governo Meloni” sostanzialmente amico (almeno fino a quando non ha aperto il “fuoco” attraverso la procura di Catanzaro), logicamente ha permesso lo sblocco di ulteriori fondi precedentemente fermi, oltre alla promulgazione di emendamenti e leggi ad hoc per salvaguardare: direttori generali e lacchè, tutto camuffato da un unico obiettivo: “quello di permettere alla Calabria di uscire dal piano di rientro” a suo dire ovviamente. Ché la realtà è tutta un’altra cosa. 

Comunque, l’entourage che ha supportato in questi anni l’ex presidente Occhiuto, nelle varie Aziende Sanitarie Provinciali è bene articolato: individuato da consiglieri regionali, nonché onorevoli e senatori dell’attuale governo Meloni, oltre ad aver provveduto personalmente alla loro individuazione nei posti giusti al momento giusto.

Tutti premiati con abbondanti elargizioni, tutte pagate con fondi pubblici. Si parte dagli incarichi di prestigio: Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore di dipartimento, Referente aziendale PNRR, Direttore Centrale operativa 118, Direttore Struttura complessa, Direttore esecuzione lavori, Responsabile di procedimento, Coordinatore obiettivo di Piano, Coordinatore progetto, Coordinatore degli Spoke, Presidente Commissione, Posizioni organizzative ed altri incarichi di figure inutili.

L’Asp di Cosenza ne è l’esempio lampante: stipendi che superano gli 8.000 euro al mese. Peccato che la Guardia di Finanza – e non per colpa sua ma per colpa della procura o meglio del porto delle nebbie di Cosenza – sia perennemente in vacanza!

Il tutto si basa su una serie di leggi, “giostrate” per raggiungere un solo obiettivo: l’interesse personale, di colletti bianchi fidelizzati al dio denaro pronti a vendersi al miglior offerente. Oggi di destra, domani di sinistra e viceversa, sempre a galla. L’importante è raggiungere l’obiettivo personale e della propria famiglia, qui non si parla solo di un impiegato ma di famiglie intere, madri, padri, figli, generi, nuore che per dinastia sono tutti inseriti negli organici dell’Asp di Cosenza. Che abbiano i titoli o che abbiano le professionalità giuste, poco importa.

“Basta che fai parte della famiglia!”

Leggi e DCA regionali, parole e parole, tutto per arrivare a dire: cari amici miei, abbiamo a disposizione fondi che dobbiamo spendere, perché il divario che esiste in Calabria rispetto alla media europea è enorme. Fino ad oggi, queste somme erano bloccate, oggi sono state sbloccate e dobbiamo spenderle in linee progettuali definite (di seguito elencate), con meticolosa dovizia dai DCA del Magnifico ex presidente della Regione Calabria ed ex commissario ad acta della sanità Roberto Occhiuto:

  1. Percorso diagnostico terapeutico condiviso e personalizzato per pazienti con multicronicità – anche in relazione all’emergenza COVID-19
  2. Promozione dell’equità in ambito sanitario
  3. Costituzione e implementazione della rete di terapia del dolore e lo sviluppo delle cure palliative e terapia del dolore in area pediatrica
  4. Piano Nazionale della Prevenzione e supporto al Piano Nazionale della Prevenzione
  5. La tecnologia sanitaria innovativa come strumento di integrazione ospedale – territorio anche in relazione all’emergenza Covid-19…….

Pensate un po’ il finanziamento per l’anno 2022, solo per l’anno 2022, è all’incirca 1.269.320.369,96 di euro.

Forse qualcuno non riesca nemmeno a leggerlo questo mare di soldi e nemmeno ad immaginare banconota su banconota tale cifra, abituato a stipendi di 800 euro mensili o anche meno.

Per il 2023 la somma stanziata provvisoriamente è di 1.314.823.532,78 euro e così via fino ad arrivare al 2025. Fatevi un po’ due conti, ma non con le dita, qui ci vogliono calcolatrici scientifiche.

Nell’allegato 2 del DCA 274 del 6.11.2023 vengono definiti i referenti regionali dei vari progetti, la ripartizione della quota capitaria per ogni singola ASP o AO la data di inizio dei progetti, i risultati attesi a breve e a lungo termine, solo per il 2022 e poi a seguire per gli altri anni.

Tutto pubblico! Scritto nero su bianco.

L’Asp di Cosenza è ormai organizzata nei minimi dettagli con tanto di regolamento e tanto di gruppo di lavoro, suddiviso in cerchi magici, come l’inferno di Dante, tutto sovrastato dalla coordinatrice Dr.ssa Angela Riccetti. Fascia A, B, C supporto, supportata gruppo specifico, procedure di gara acquisti.

Ma questi gruppi di lavoro come sono stati individuati? Quali i requisiti per poter essere inseriti? Quale vizio capitale è da riconoscere ad ogni singolo componente di tali cerchi magici? Figli, mogli, amanti, fidanzate, generi, nuore….

Attualmente, di tali requisiti non esiste, alcuna evidenza pubblica, si suppone che la discrezionalità sia molto soggettiva è legata essenzialmente alle scelte della Dr.ssa Angela Riccetti, nonché del Direttore Sanitario Dr. Martino Maria Rizzo e del suo braccio destro, l’ingegnere Tommaso Astorino, legato a doppio filo al cognato Angelo Gentile, storico galoppino del Gallo cedrone. 

E per questo soggetto potevano mancare elargizioni o incarichi di fiducia?  Qui il caro ex Presidente Occhiuto non si poteva esimere.

L’ingegnere edile, specializzato nella valutazione del Rischio sismico e nella sicurezza ma anche inserito nell’OTA, organismo tecnicamente accreditante per il Dipartimento della Salute della Regione Calabria, gestisce anche gli accreditamenti di tutte le strutture sanitarie che chiedono l’autorizzazione all’esercizio di attività sanitarie, con un occhio di riguardo (forse due) per gli amici dell’AMNIC di Potestio e indistintamente del cerchio magico.

Lui, deus ex machina, nell’utilizzo di fondi ministeriali e regionali, insieme al Direttore Sanitario Dr. Martino Maria Rizzo, cognato del senatore di Fratelli d’Italia Rapani, elargiscono somme a destra e manca, a ditte amiche e a soggetti dell’entourage.

In “concorrenza”, si fa per dire, dall’altro lato, il leggendario ingegnere Antonio Capristo, project manager del PNRR dell’Asp di Cosenza, nonché referente dell’ASP per l’emergenza urgenza, per il momento vicino all’onorevole Loizzo, in attesa di nuovi approdi, come di sua consuetudine.

L’ingegnere Antonio Capristo, “uomo di grande professionalità”, entrato nell’Asp di Cosenza nel 2019 in brevissimo tempo ha fatto una carriera da fare invidia anche al povero Sergio Marchionne. Oggi, gestisce, insieme alla sua famiglia, (genero, figlia e compagnia bella), i fondi del PNRR di Missione 6. 5. 4. Punti 1.2.3.4…., è direttore del dipartimento tecnico amministrativo, direttore dell’UOC Gestione tecnico patrimoniale, Direttore UOC Gestione provveditorato, Direttore Ingegneria Clinica, inserito in più commissioni, braccio destro del Direttore Generale, e “chi più ne ha più ne metta”.

Si potrebbe paragonare a Gesù Cristo, Uno e trino, ma attenzione potremmo essere accusati di blasfemia, anche perché il Capristo non è uno e trino ma è uno ed infinito.

Il potere logora chi non ce l’ha e vi assicuriamo che questi signori senza potere non ci sanno proprio stare.

Ma in tutto ciò, di questi fondi, ripartiti tra schieramenti politici e gestiti da questi signori, che cosa arriva al povero malato?

Siamo riusciti ad uscire dal piano di rientro? I nostri LEA hanno raggiunto lo stesso standard, non parliamo di quelli europei, ma almeno della media nazionale? Le tasse dei cittadini si sono abbassate? Possiamo recarci ad effettuare analisi, accertamenti sanitari senza essere tartassati?

Non ne siamo sicuri visti i tempi.

I Pronto Soccorso sono pieni di malati, mal curati, siamo senza autombulanze, l’elisoccorso viene utilizzato per operare trasporti secondari, medici cubani, (molti oggi in fuga), ammaestrati a refertare utilizzando il copia e incolla, di patologie non inerenti a quanto lamentato dai poveri malati, strutture fatiscenti, morti che si potevano salvare, screening per il tumore mai realizzati.

Ed allora perché sprecare tutti questi soldi? L’illusionista Occhiuto con le sue fiction, ogni giorno, ci ha abituati a vedere una realtà distorta, che è solo presente nel suo immaginario, mentre giornalmente ognuno di noi ne paga le conseguenze sulla propria pelle e dei propri familiari.