Asp, l’esclusiva dei mezzi stradali e 16mila euro al mese per il Cim di Rende. Chi protegge Marchese?

In questi giorni negli ambienti più informati della “politica sanitaria” cosentina si fa a gara per dire chi è più “nemico” del commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli. La sua posizione è talmente indifendibile che persino il “cinghiale” per eccellenza, cioè Tonino Gentile, va dicendo in mezzo alla strada che se fosse per lui l’avrebbe già cacciato a calci nel sedere.

Ovviamente si tratta solo del solito gioco delle parti con quell’altro cazzone di Mario “Palla Palla” Oliverio. Che ancora non ha cacciato Filippelli e non certo perchè il commissario ha una bella faccia oppure sia efficiente. Lo sanno tutti che Filippelli, oltre a farsi i fatti propri, esegue proprio gli ordini del “cinghiale” e dello stesso “Palla Palla”, oggi più che mai alleati di ferro per la storia dell’ospedale de iGreco.

Ma veniamo alla nostra notizia del giorno. L’Asp di Cosenza, com’è noto, ha competenza territoriale anche per quanto si fa nelle vicinissima Rende e proprio qualche ora fa siamo venuti a conoscenza di alcune storielle davvero vergognose.

Il fitto del CIM di Rende (servizio di salute mentale) viene pagato ad un signore che ha la proprietà dei locali e si chiama Michele Marchese. Lui ha un pesante fallimento sulle spalle, è stato concessionario di macchine con la Bluecars e ha la fama di “pasticcione” per non dire truffaldino.

Chi protegge questo imprenditore? A noi non interessa, in tutta sincerità, se Filippelli lo favorisce per far piacere al “cinghiale” o a “Palla Palla” (che, lo ripetiamo, in questo periodo sono la stessa cosa…). Certo è che il signor Marchese riceve ogni mese 16.200 euro (sedicimiladuecento cucuzze!!!) per locali che sono “sotterranei” e non valgono più di 500 euro al mese… 

E non solo. Michele Marchese è titolare di un servizio di manutenzione per auto, che è L’UNICO presso il quale si devono rivolgere TUTTE le macchine (e sono centinaia) dell’Asp di Cosenza. Una specie di “esclusiva” che produce una montagna di soldi al signorotto in questione.

Michele Marchese ha iniziato a lavorare con l’ex suocero Ciccio Misasi. Che aveva l’esclusiva della custodia dei mezzi sequestrati o rimossi svolgendo il servizio per l’Aci. E poi il buon Micheluzzu ha fatto strada, gli è andata male con la concessionaria ma adesso si sta rifacendo alla grande.

Filippelli è quello che è, si paga a tradimento e a nero le visite delle persone disperate perchè combattono contro cancro e tumori ma non è certo lui a tenere in vita i privilegi di questa feccia. Chissà se ce lo spiegherà lui se Michele Marchese è cliente del “cinghiale” o di “Palla Palla”…

E non è finita qui.

Altri migliaia di euro vanno ad un certo Ferrise (ma leggasi Ariosto Artese, la cui sorella è pure presidente del consiglio comunale di Rende) per i locali della Farmacia ASP di via Alvaro a Rende.

Ed altri migliaia si spendono tuttora per una palazzina obbrobbriosa di viale Kennedy per i locali del distretto sanitario, di proprietà della famiglia Lanzone… ed altri migliaia si spendono anche per un capannone nella zona industriale di Rende e per i locali della medicina di base. 

Ripetiamo: non ci interessa se sono clienti del “cinghiale” o di “Palla Palla”. Fatto sta che qualcuno continua a far sì che questo sistema vergognoso vada avanti. E, con tutto il rispetto, la colpa non è certo di Filippelli, che sta lì da sei mesi. O no?