ASP, l’ultima di Magnelli: “premio di operosità” al dentista del Cinghiale e delle Ferrari

Gianni Lupo, dentista, che ha imbrogliato come pochi sulla  famigerata legge 488, salvandosi  sempre con la  prescrizione, a Cosenza  è considerato uno “spiartu”.

Lupo è sempre stato vicino politicamente alla famiglia Cinghiale. Fin dai tempi in cui compa’ Pinuzzo si candidava alla Regione nella lista del PSI e, visto che gli avevano dato il numero 6, sui santini faceva scrivere “Sei… Gentile”. Pensa tu che fantasia!

Lupo con la 488 ci ha sguazzato ottenendo finanziamenti all’alba degli anni Duemila per complessivi 50 milioni di euro.
Lupo avrebbe dovuto realizzare degli stabilimenti industriali per la produzione di pannelli solari, materiale plastico e sanitario. Ma in realtà le persone coinvolte nella truffa avevano realizzato solamente uno stabilimento a Spezzano Albanese, dove lavoravano solo alcune persone rispetto ad alcune decine previste. La gran parte del denaro che non era stato utilizzato per gli investimenti produttivi era stata utilizzata, invece, per l’acquisto di lussuose automobili, la gran parte Ferrari, e imbarcazioni. Eh sì, perché il dentista Lupo è sempre stato appassionato di Ferrari… Il processo venne neutralizzato con la prescrizione e il buon Gianni si tenne le sue Ferrari sfoderandole quando serviva.

Oggi il dentista Lupo è un signore di mezza età di 66 anni ma non è per niente domo.

lupo Al punto che l’ASP di Cosenza (dove notoriamente spadroneggia il Cinghiale) gli ha pure  riconosciuto un’ulteriore indennità, come si legge nella delibera. La chiamano addirittura “premio di operosità” e si tratta di qualcosa come oltre 60mila euro!
Perché  Lupo era uno specialista ambulatoriale esterno di odontoiatria, solo che dal 2014 è in pensione per inabilità permanente al servizio. Avete capito? Continua imperterrito a fare il dentista a casa, ha utilizzato la legge 488, che serviva per creare sviluppo, per prendersi le Ferrari, è inabile al servizio pubblico, sano per quello privato e l’ASP continua a dargli soldi.

La delibera è stata proposta (e che ve lo dico a fare?) da Fra’ Remigio Magnelli da Varagine, intoccabile capo delle risorse umane per conto del Cinghiale e dei suoi amici.

Oltre ai 60mila euro che gli sono stati già riconosciuti, ora ci sono anche quattromila euro aggiuntivi. Qualcuno, conoscendo che Galantuomo è sempre stato  Lupo, ha verificato se ha i titoli? E se quella inabilità è vera? E che fa l’INPS?  E l’Inpdap? E La procura?

Attia Lupo!