ASP, sindacati all’attacco contro l’Atto Aziendale: “Pensano solo ai meccanismi di potere”

ANAAO Assomed, AAROI – EMAC, FESMED, CIMO, CGIL Medici, CISL Medici, UIL Medici, FVM, SIMET della dirigenza del servizio sanitario nazionale, stigmatizzano la recente proposta di atto aziendale così per come deliberato dall’ASP di Cosenza.

Ecco uno stralcio del loro duro comunicato stampa.

“… L’Atto Aziendale non sottende neanche al presupposto principio di economicità poiché prefigura l’istituzione di nuove strutture aziendali ben oltre i limiti stabiliti dai decreti del commissario ad acta, né osservano le linee guida regionali per l’adozione dei nuovi atti.

Sia ben chiaro: non saranno certo le organizzazioni sindacali a sostenere la funzione ragionieristica della contrazione delle strutture, così per come prevista dai piani di rientro regionali. Una dinamica sostanzialmente scriteriata che avrà quale unica ricaduta quella di contrarre l’offerta dei servizi e demotivare i professionisti della sanità pubblica ma, dalla lettura dell’atto aziendale dell’ASP di Cosenza destano non poche perplessità l’istituzione di nuove strutture (per la cui creazione si è ricorsi alla duplicazione delle funzioni o ad originali quanto ambigue descrizioni) mentre, di contrappasso, ne sono state elise o declassate altre istituzionalmente previste da norme nazionali e storicamente presenti nell’organizzazione aziendale.

Decisioni sorprendenti adottate della direzione strategica dell’ASP di Cosenza, particolarmente allarmanti poiché assunte in totale autonomia decisionale e senza alcun tipo di confronto con gli stakeholder istituzionali.

Raffaele Mauro
Raffaele Mauro

Sostanzialmente il nuovo atto aziendale prodotto dal vertice dell’ASP di Cosenza tende a legittimare lo spoil system dei dirigenti, meccanismo precluso nel sistema sanitario nazionale, in modo tale da istituire nuove nomine per le quali non è difficile ipotizzare sotto quali forche caudine dovranno passare gli aspiranti.

Un contorto meccanismo di potere che nulla ha a che vedere con l’offerta sanitaria e le esigenze dell’utenza.

Per capitalizzare al massimo tale logica si è giunti a decisioni che destano addirittura ilarità allorquando si sono delineati maggiori e nuovi assetti territoriali per i distretti sanitari, ipotizzando nuove aree addirittura non contigue, vedesi distretto Rende-Rogliano, verosimilmente con l’unico fine di legittimare la rimozione degli attuali direttori di distretto.

Viceversa non si è compiuto alcun sforzo per evidenziare e tutelare le peculiarità dell’Asp di Cosenza che per complessità organizzativa ed estensione territoriale, resta ben differente dalle altre aziende sanitarie provinciali.

Chiediamo, quindi, alla struttura commissariale di non procedere alla ratifica di quanto proposto, anche con mendaci asserzioni in termini di informativa, al presidente della giunta e alla politica di prendere posizione indipendentemente dallo schieramento di appartenenza, come del resto già avvenuto bipartisan a mezzo stampa in merito alla preconizzata soppressione della struttura destinata alla sclerosi multipla nel nuovo atto aziendale“.