Autobomba a Limbadi, torna a casa Francesco Vinci

Il fermo immagine tratto dal Tg1 mostra vigili del fuoco e inquirenti sul luogo dove un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, è morto a Limbadi, nel Vibonese, nello scoppio dell'auto che stava guidando, 09 aprile 2018. Ferito gravemente il padre di Vinci, Francesco, di 70 anni. L'ipotesi che viene fatta dai carabinieri è che a provocare lo scoppio sia stata una bomba collocata nel vano portabagagli della vettura. ANSA/FERMO IMMAGINE TG1

È stato dimesso Francesco Vinci, l’uomo di 73 anni rimasto ferito nell’esplosione di un’autobomba che il 9 aprile scorso ha ucciso il figlio Matteo. L’uomo, ricoverato al centro “Grandi ustioni” dell’ospedale di Palermo, dove era stato trasportato d’urgenza a causa della gravità delle ferite nell’attentato, è infatti tornato a casa in tarda notte.

Vinci è tornato a Limbadi grazie all’iniziativa intrapresa da don Ennio Stamile, referente regionale di “Libera” che ha raccolto l’accorato appello della moglie, Rosaria Scarpulla, ed ha inviato un’ambulanza da Vibo Valentia a Palermo per riportare l’uomo a casa dove ad attenderlo c’era pure il maresciallo Ezio Gianrizzo, comandante della locale stazione dei Carabinieri di Limbadi che ha avuto un colloquio informale con Vinci.