Sono piombati in forze già dalle prime luci dell’alba nello storico insediamento dei rom cosentini di via Reggio Calabria: quattro volanti delle questura di Cosenza e una serie di auto aziendali dell’Enel.
No, non cercavano nessun “pericoloso delinquente” nè tantomeno avevano qualche mandato di cattura o di perquisizione da eseguire. Qual è il problema? Improvvisamente, pare che qualcuno all’Enel di Roma si sia accorto che trenta famiglie rom, sistemate alla meno peggio nelle loro baracche, si allacciavano abusivamente alla rete di energia elettrica. E allora, zac! Gli operai dell’Enel, in rigorosa divisa azzurra con risvolti arancione, hanno eliminato gli allacci abusivi e hanno lasciato i rom senza energia elettrica.
Nel momento in cui scriviamo, la singolare “operazione congiunta” di polizia ed Enel è ancora in corso: stanno cercando tutti (ma proprio tutti!) gli allacci abusivi per fare “giustizia”…
Ora, data correttamente la notizia per quello che è, poniamo ai nostri lettori (ma anche agli stati maggiori dell’Enel e delle polizia) una semplicissima domanda: da quanto tempo è che questi rom (che certamente non se la passano bene e non danno fastidio a nessuno) hanno allacci abusivi? Dieci, venti, forse anche trent’anni. Come mai proprio adesso Enel e polizia si mobilitano per mettere riparo a questa “ingiustizia”? Per il momento non sappiamo rispondere a questi quesiti.
Vi aggiorneremo in merito ai tempi di conclusione di questa “operazione” e speriamo di potervi dare anche qualche informazione “ufficiale” proveniente dagli uffici dell’ente nazionale dell’energia elettrica e della polizia di stato di Cosenza.