Il terrore torna a colpire l’Europa. Dopo Parigi, Berlino, Nizza e Londra a finire nel mirino dell’Isis è la città più aperta e cosmopolita del continente che ieri ha vissuto ore drammatiche dopo che un furgone a folle velocità ha falciato decine di persone nel cuore della città.
Il bilancio provvisorio all’alba di oggi è di 13 morti e oltre 100 feriti ma non è finita: nella notte un nuovo attacco dai contorni ancora da chiarire è avvenuto a Cambrils, cittadina sulla costa a poco più di 100 chilometri da Barcellona. Secondo i primi resoconti la polizia catalana avrebbe ucciso 5 terroristi che in un’auto si erano lanciati sulla folla.
Gli uomini uccisi indossavano cinture esplosive, dice la polizia. Nelle prime ore del mattino la radio catalana ha riferito di un altro arresto. Un altro attacco contro la folla Sei civili e un agente sono rimasti feriti e cinque terroristi sono stati uccisi a Cambrils, nel nuovo attacco poche ore dopo la strage sulla Rambla del capoluogo catalano. Due dei civili feriti sono in gravi condizioni.
Lo ha riferito la polizia, mentre i servizi di emergenza parlano di un ferito in stato critico. I terroristi indossavano cinture esplosive. Secondo la versione fornita dal governo locale, intorno alle 2 del mattino un altro veicolo, una Audi A3, e’ stato scagliato contro la folla con un bilancio fortunatamente meno pesante di quello di Barcellona. In seguito e’ nata una sparatoria con la polizia, durante la quale 4 persone sono state uccise sul posto e una e’ morta successivamente per le ferite riportate. Il poliziotto coinvolto e’ ferito in modo lieve. Dopo aver investito i passanti, l’Audi si e’ scontrata con un veicolo dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, ed e’ iniziata la sparatoria.
Confermati 13 morti a Barcellona: tra loro tre tedeschi e un belga
Almeno 13 morti e 100 feriti, 16 dei quali gravi, in un massacro che l’Isis ha rivendicato in serata. Questo il bilancio ancora provvisorio. E stamattina iniziano a filtrare i primi nomi e le nazionalità delle vittime: tra i 13 morti ci sono tre cittadini tedeschi e un belga, fra quelli finora identificati. Feriti 26 francesi, 11 sono gravi Nell’attentato di ieri pomeriggio a Barcellona sono rimasti feriti 26 francesi, 11 dei quali sono in gravi condizioni. Lo riferisce il ministero degli Esteri francese in un comunicato ripreso dai media locali.
Tre italiani tra i feriti. Si teme per un uomo di 35 anni
Si teme per la vita di un italiano : è Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano, in Lombardia, in vacanza nella citta’ catalana con la moglie e i figli. Gulotta sarebbe rimasto ucciso dal furgone ma non ci sono conferme ufficiali. All’ambasciata italiana in Spagna risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti nell’attentato a Barcellona. Lo ha detto a Voci del Mattino (Rai Radio 1) l’ambasciatore Stefano Sannino. Personale dell’Unità di Crisi è a Barcellona per dare il massimo supporto ai connazionali in città. Per richieste di informazioni, è attivo il seguente numero del Consolato Generale d’Italia a Barcellona: 0034 934 677 306.
La cronaca di un massacro. L’Isis rivendica l’attacco
L’Isis ha rivendicato l’attentato attraverso la sua ‘agenzia’ Amaq, definendo gli attentatori “soldati dello Stato islamico”. Lo riferisce il Site, il sito Usa di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, pubblicando un’immagine della rivendicazione in arabo.
Governo Catalogna: Tre giorni di lutto
Proclamati 3 giorni di lutto in Catalogna. Molte persone stanno intanto rispondendo agli appelli urgenti per donare sangue.
Confermati 2 arresti. Ma non c’è l’attentatore
Il conducente del furgone, armato, è fuggito. La polizia ha smentito che l’uomo si fosse barricato in un ristorante turco presso il mercato della Boqueria, sulla Rambla. La polizia catalana conferma invece in conferenza stampa di avere effettuato due arresti, precisando che uno dei due è marocchino e l’altro è nato a Melilla. Uno è stato arrestato ad Alcanar e l’altro a Ripoll, ha spiegato il maggiore Josep Lluís Trapero dei Mossos d’Esquadra. Ma nessuno dei due era alla guida del furgone. E l’uomo ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia dopo aver forzato un posto di blocco a Sant Just Desvern, una decina di chilometri a ovest di Barcellona, era estraneo all’attentato.