Basilicata, il Pd degli impresentabili: auguri e buon gattopardo a tutti (di Andrea Scanzi)

C’è questa cosa, molto di moda, secondo cui i test regionali hanno valenza nazionale. Il giochino è chiaro: tutti (tranne i 5 Stelle e forse la Lega) vogliono che il Salvimaio salti, quindi ogni tornata elettorale serve per grattugiarci le gonadi, dire che i grillini son morti e che Salvini dopo le Europee tornerà con berlusconi e la russa. Due palle così. Al tempo stesso, qualcosa il risultato delle elezioni in Basilicata forse dice.

– I 5 Stelle non crollano, ma certo non vincono. Gli è andata molto meglio che in Sardegna e Abruzzo. Dimezzano rispetto alle Politiche, ma è clamoroso che in Basilicata siano la prima forza con più del 20% (a Matera il 30%).
– Fino a quando i 5 Stelle non sbloccheranno la possibilità di allearsi con liste civiche, ed è quello che vuol fare Di Maio, alle Regionali saranno competitivi come Orfini a una gara di bellezza.
– Paragone, di cui condivido oggi critiche e analisi, ha avuto il buon cuore di tornare a parlare di Di Battista, passato in un nanosecondo da Salvatore al Poro Merda solo perché in sei mesi ha perso l’allenamento a stare in tivù. Un po’ di misura, no? Lui a giugno andrà in India, e fa benissimo, ma se i 5 Stelle pensano di recuperare consensi con Di Stefano al posto di Di Battista hanno la lucidità della Picierno.

– L’astensione cresce. E crescerà.
– Zingaretti esulta, e fa piacere per lui: vuol dire che si accontenta di poco o niente. Nella vita aiuta. Il centrosinistra governava in Basilicata dai tempi del brigante Crocco e ora il Pd è sceso al 7.8%. Ovvero una merda vera, mascherata (male) dall’8.6% dell’intonso Pittella e dalle solite 715 liste civetta. In più, nelle liste del centrosinistra, c’erano impresentabili allucinanti. Se questo è il cambiamento di Zingaretti, auguri e buon gattopardo a tutti.
– Fino a quando nel Pd resterà gente come Marcucci, non recupererà consensi mai. Sveglia, fenomeni. – Forza Italia chiede a Salvini di staccare la spina al governo, ma sarebbe come se Rodrigo Ely chiedesse il Pallone d’oro a Ronaldo. Forza Italia raggiunge il 9% a fatica, su scala nazionale ha il peso di un fagiano morto ed è accattivante come la sugna rancida. Stiano zitti e vadano a sculacciare i billi in Valdichiana.
– A quelli (di sinistra) che esultano perché i 5 Stelle calano, faccio presente che se salterà questo governo non arriveranno Pertini e Berlinguer ma Gasparri e Santanché. Esultate questa fava.
– La sinistra radicale, attivissima sui social e instancabile nello straparlare di Casarini Che Guevara, Salvini Goebbels e Di Maio Mengele, continua ad avere percentuali elettorali da Lega Ferrara antiabortista. Daje compagni!

– Da un anno “quelli che tutto sanno” ci istoriano di cazzate tipo che Salvini è razzista, fascista, omicida e ministro della malavita. Risultato? Quello che vi dico da un anno: fanno il suo gioco, gli regalano vagonate di voti e ogni regione si consegna a lui. La prossima sarà il Piemonte. Complimenti, strateghi: continuate così, con queste insufflate boriose di Carofiglio, Murgia e Saviano, e consegnerete interamente questo paese a quella “destra estrema” che dite di detestare. Ma alla quale, ogni giorno e spero involontariamente, non smettete di regalare voti e consensi. Daje sempre.