Resta travagliato il percorso delle Bcc calabresi. Ritorna la preoccupazione tra alcuni soci vibonesi della Bcc Calabria Ulteriore – nata, lo ricordiamo, dalla fusione di quattro entità bancarie di Vibo, Crotone, Cittanova e Catanzaro – per le voci, che stanno diventando sempre più insistenti, di una fusione con l’Istituto di credito cooperativo di Montepaone, nel Catanzarese.
Al momento nulla di ufficiale; tuttavia, una tale eventualità, per come è stato possibile apprendere, sembrerebbe essere ben più che una indiscrezione.
La Bcc di Montepaone attualmente ha solo quattro filiali, con un patrimonio di 14 milioni di euro, a fronte delle 30 della Bcc Calabria ulteriorie, che ha invece un patrimonio di 104 milioni.
Tale fusione, qualora venisse confermata, quali vantaggi potrebbe comportare per il territorio vibonese e in generale di tutte e quattro le province in cui insistono le altre filiali? Ancora è presto per dirlo, bisognerà capire se vi saranno eventualmente tagli di personale visto che in generale, quando ciò avviene, i lavoratori sono i primi a pagare. In questo caso bisognerebbe capire se le mansioni vadano a sovrapporsi creando, quindi, dei doppioni.
Ad ogni modo, il Consiglio di amministrazione della filiale non si è ancora espresso in merito. Una parte di quest’ultimo, peraltro, non sarebbe favorevole alla fusione, forte anche dell’appoggio di alcune associazioni di categoria del mondo dello sviluppo. Ma indubbiamente si respira un’aria pesante come non accadeva ormai da qualche anno.