Belvedere, la grande truffa di “Pitagora Mundus”: soldi a volontà, protagonisti e retroscena

C’è qualcosa di profondamente sbagliato in Calabria, ed è la stoltezza e la profonda disaffezione degli amministratori per la cosa pubblica.
Superficialità, poca intelligenza, sperpero e contentini. Queste sono le parole chiave che identificano la maggior parte dei nostri amministratori locali.
Siamo consapevoli del degrado in cui versa Belvedere Marittimo ormai da anni. Incuria, abbandono, per non parlare delle decine e decine di creditori, i cui poveri nomi vengono affissi ogni giorno all’albo, ammessi alla massa passiva di un comune in dissesto e che non riuscirà a pagarli mai.

Sembra però che l’amministrazione di Belvedere abbia particolare cura per i rapporti “di cooperazione internazionale”, tanto da rendersi fautrice di un grandioso progetto, realizzato da un istituto culturale di “fama mondiale” che ha “diramazioni in tutto il mondo, da Tokyo a Toronto, dall’Argentina a Roma”, che organizza “un programma di mobilità internazionale denominato Pitagora Mundus che tende alla creazione di un network internazionale in venti paesi del mondo e la creazione di 10 scuole di alta formazione in altrettanti borghi in Calabria denominati “borghi della sapienza”, e che non lo fa per guadagno ma solo “per vedere la felicità sui volti delle persone”.

C’è da restare a bocca aperta dietro questi paroloni.
Ed a fronte di questo grandioso network internazionale (che poi che significa in italiano compiuto? Boh?!?), il comune si impegna ad accollarsi i costi dei servizi (non meglio specificati e senza quantificare l’importo), intuibili dall’allegato a questa delibera e non certo per una “modica” cifra.
https://www.albopretorionline.it/belvederemrt/download.aspx?ida=562178&pubb=1&n=1

Beh, poca cosa rispetto alla grandiosità del progetto. Giustamente..
Sul sito internet si legge che tale Istituto Culturale avente carattere di Ente No Profit è stato fondato da soggetti pubblici e privati https://www.iscapi.org/home-2/
ma non c’è traccia né dello Statuto, né del rappresentante legale.
Addirittura la delibera comunale cita tra i soci onorari di questo Istituto la Camera di Commercio di Cosenza ed addirittura nel consiglio direttivo il Ministero degli Esteri. Sembrerebbe una cosa grandiosa, quindi.

Bene, tutto ciò merita un approfondimento, visto che qui da anni si spendono soldi pubblici di un comune in dissesto!
E verificando velocemente dal sito internet di questo “grandioso” e “prestigioso” Istituto internazionale si scopre che, in realtà, il “network internazionale” altro non è che la semplice attività di un tour operator che fa pacchetti turistici chiamati “percorsi” per gli emigrati in Argentina e li porta qui in vacanza per imparare l’italiano. Difatti sul loro sito internet si chiama “Pitagora Mundus Summer School”.
Il tutto pagandosi profumatamente.
Difatti basta dare un’occhiata al sito internet per capire chiaramente che qua beneficenza non se ne fa -> https://www.pitagoramundus.org/scuolaestiva/costi-e-borse/

C’è scritto chiaramente: “Costi del Corso – Il costo della quota di partecipazione è il seguente – 2.230,00 (Duemiladuecentotrenta) euro, per studente”.
È previsto anche un servizio di assistenza (a pagamento) per richiedere la cittadinanza italiana DOPO aver frequentato i loro corsi (e sull’acquisizione della cittadinanza non aggiungiamo altro, si comprende da se il business).

Il grandioso istituto culturale, quindi, in realtà, altro non fa che esercitare un’attività imprenditoriale, ma sotto le vesti di un’associazione. Chiamali scemi!

Ad ulteriore demerito di questo collaudata macchina per fare soldi, è il fatto che in realtà il grandioso Istituto Internazionale, sul territorio non spende neanche un euro.
Difatti, attraverso la marea di panzane che racconta il deus ex machina di questo Istituto, attraverso “accordi di partenariato” riesce a farsi offrire tutto: pranzi, cene, colazioni, attività ludiche e di intrattenimento.

Certo, c’è da ammettere che il sistema che si sono inventati a Belvedere è ingegnoso: per non dover esibire i documenti necessari per ottenere fondi pubblici (Durc, bilanci, antiriciclaggio, ecc), non chiedono all’ente locale di avere erogati direttamente soldi pubblici, ma chiedono servizi, così che i soldi delle quote di iscrizione, che provengono dall’estero ed in Italia non ci passano neanche per sbaglio, restano a loro puliti puliti.

Quest’anno “vanta” tra i partner il Gal dei Cedri e udite udite le Terme Luigiane.
Che sembrerebbe offrano la qualunque. Per avere cosa in cambio? Boh?
E “vanta” l’adesione di altri comuni in pompa magna: Diamante, governato dallo sceriffo Don Magorno; Acquappesa, con a capo il nano Tripicchio, le cui brillanti capacità amministrative sono note al grande pubblico; e Sangineto, il cui sindaco pure lui è nano ma è tale… per pura inerzia. Amministrazioni più intelligenti hanno gentilmente rispedito al mittente l’adesione a tale progetto mondiale (con soldi pubblici).

Insomma, la maggior parte dei costi se li accolla il comune, il corso di italiano se lo accolla la scuola pubblica, le attività che vengono proposte a questi pseudo studenti vengono offerte da privati vari e da altri enti pubblici. Tutto a costo zero per questo grandioso istituto.
Quindi questi 2.230 euro a persona/studente che intasca questo “prestigioso” istituto, a cosa servono? Quali costi sostiene questo egregio signore, visto che è tutto offerto?
E soprattutto, come fa un ente pubblico ad accollarsi i costi di un’attività imprenditoriale privata a tutti gli effetti?
Di un soggetto che esercita abusivamente l’attività di Tour Operator, dalla quale percepisce un profitto.
Se gli studenti venissero gratis, avrebbe un senso. Ma a fronte di oltre duemila euro a persona, esentasse, diventa una bella somma di utile.
E dubitiamo che qualsiasi tour operator, in nessuna parte di Italia, riesca a farsi offrire servizi con soldi pubblici, intascando il guadagno pulito pulito.
Alla faccia di chi invece investe denaro proprio e butta il sangue tutti i santi giorni per lavorare.

A peggiorare le cose già di per se al limite della legalità, per qualsiasi persona dotata di quoziente intellettivo, è l’assoluta mancanza di trasparenza di questo Istituto “Iscapi”.
Come già detto sul sito internet non si può leggere alcuna informazione sullo Statuto o sul rappresentante legale, o sugli organi del direttivo, sui bilanci o su qualsivoglia organo.
Soprattutto sui bilanci e sulla gestione dei fondi che percepisce, poiché annovera tra i soci diversi comuni. Un ente di tale portata internazionale come si vanta di essere, dovrebbe preoccuparsi di essere trasparente come una lastra di cristallo.
Ed invece no.
Non si capisce neanche chi sia il Presidente di questo ente e da quanto tempo. Come, quando, e perché sia stato eletto.
Il nulla.

E gli enti locali soci, sono consapevoli dell’attività imprenditoriale di questo Istituto? Vengono convocati per le assemblee e per assumere decisioni? Consultano i bilanci e la gestione del denaro che entra ed esce da questo ente? O sono all’oscuro di quanto il rappresentante legale fa, comportandosi come se questa associazione fosse una SRL di sua proprietà, ma con il vantaggio dell’esentasse?
E quindi, tornando al grandioso “network internazionale” come fa un ente pubblico ad accollarsi costi importanti per realizzare niente altro che viaggi turistici dove un privato guadagna ed anche lautamente?
E soprattutto, investendo questi soldi nell’erogazione di servizi, quale ritorno ha il comune di Belvedere?
Beh, il Comune non lo abbiamo capito, ma di sicuro l’assessore Carrozzino scorrazza in giro per l’Argentina divertendosi alla grande, adducendo il tutto come “missioni di cooperazione internazionale”.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0eGyhpPqoqgihDzRrLSCjkyFgTxXY54xbNFuHd4HbAVrGL4qtu4bfLTgkyjcWsxgKl&id=1496621535
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E già fino a qua ci sarebbe da mettersi le mani ai capelli, e comprendere come all’amministrazione comunale poco interessi di sperperare i propri soldi.
In barba ai creditori che non verranno mai pagati.
Ma basta approfondire un po’ di più per rendersi conto che ci si trova di fronte a tutt’altra cosa di quella viene raccontata dal “Presidente” di questo “prestigioso” Istituto Internazionale.
Se si va a bussare al citofono della sede legale, non si troverà nulla. Perché in realtà li non c’è nulla.
E basta una chiacchierata con i vicini per apprendere che in quella sede c’era una semplice “scuola di inglese”, che è stata sfrattata con tanto di ufficiale giudiziario e fabbro.
E peggio: per anni, anche dopo lo sfratto, la buca delle lettere è stata intasata di cartoline verde di atti giudiziari provenienti da ogni dove…
Adesso ha un ufficio nel comune di Belvedere (!!!!!!!!!!!!!).
Basta andare a chiedere alla Camera di Commercio di Cosenza, per apprendere che in realtà si è provveduto a comunicare il recesso da socio onorario ed ad intimare pagamenti vari.

Basta fare un giro sugli albi pretori per rendersi conto che molti degli stessi comuni soci hanno prontamente revocato là propri adesione.
Ne basti uno per tutti: Praia a Mare, delibera di consiglio n.6 del 27 aprile 2018 ha revocato la propria adesione a tale associazione.
Basta fare un giro su internet per verificare che questi fantomatici “borghi della sapienza” citati dalla delibera del comune di Belvedere già esistono da vent’anni.
E sono tutti morti, scomparsi sotto la mole di debiti seminati da questo signore alla guida di questo Istituto.

A Sant’Agata d’Esaro il nome del suo “Pitagora Mundus” compare tra i residui attivi di difficile esazione che contribuiranno poi alla dichiarazione di dissesto del comune (https://mizar.unive.it/gsi/studi/docs/2021/078131_SANT_AGATA%20DI%20ESARO/012_Delibera%20CC%20Dissesto%20Relazione%20Revisore.pdf).

A Palmi si può chiedere alla Scuola che mole di debiti che ha lasciato, a San Lucido purtroppo la buonanima del sindaco Pizzuti non può dire più nulla, ma molti ricordano come l’illustro signore sia stato buttato fuori dall’Onpi, a Fuscaldo si può chiedere agli imprenditori del luogo quanto gli è costato in atti giudiziari far valere le loro centinaia di migliaia di euro di crediti e non sono riusciti ad ottenere neanche un euro.
A Santa Severina stessa cosa.
A Serra San Bruno i suoi fallimenti raggiunsero livelli altissimi: (un articolo per tutti ma se ne trovano decine in rete, rispetto a quanto accadde a Serra San Bruno
http://www.lametino.it/Cronaca/calabria-titolare-agriturismo-si-incatena-davanti-municipio-serra-san-bruno.html

Ma il peggio, è che ha avuto il benservito anche dalla Regione Calabria…
https://www.consiglioregionale.calabria.it/gestbur_2002/bur2014/4_1.pdf#page=445
Che ha tolto questo egregio signore e la sua organizzazione, per “manifesta incompetenza”, dietro sollecitazione e minaccia di riportarseli a casa dello Stato Egiziano, la gestione di alcuni ragazzi egiziani che venivano a studiare in Calabria.

Potremmo continuare ad elencare i fallimenti ed i debiti che questo “prestigioso” Istituto ha mietuto davvero a lungo e che ha ancora addosso. Ma tanto basta per far comprendere che in realtà, dietro grandi paroloni, lustrini e pailettes, non c’è nulla di quello che viene raccontato.
C’è solo un bieco modo per far soldi, magari su conti correnti esteri, perché qui i conti correnti di questo Istituto sono tutti a sofferenza e pignorati, ed in spregio ad ogni basilare norma di legge ed ad ogni imposizione fiscale.
All’estero ed al nero.
Ed il comune di Belvedere paga. Ed alimenta questo sistema per eludere ogni norma di legge ed ogni tassazione fiscale.
Alla faccia dei fessi che lavorano onestamente.
Sicuramente Procura e Guardia di Finanza dovrebbero interessarsene immediatamente. Ma siamo in Calabria…. Che ve lo diciamo a fare…

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Adesso diteci se la gestione di Belvedere non è al limite della legalità, e l’opposizione guarda le ciavule o magari ha una percentuale sull’affare…
Ecco qua che il primo degli impegni economici è arrivato…  (https://www.albopretorionline.it/belvederemrt/download.aspx?ida=638588&pubb=1&n=1)

Novemila euro più Iva, in totale quasi undicimila euro, finanziati con la tassa di soggiorno “destinata a finanziare i servizi turistici ed il miglioramento dei servizi pubblici locali”.
Alla faccia!
E questi argentini portati dal grandioso istituto, la tassa di soggiorno la pagano pure? Oppure no perché non alloggiano in strutture alberghiere ma in case private sempre “aggratis”?

Ma la cosa più grave, oltre allo sperpero di denaro pubblico per finanziare una attività privata, è che c’è una determina datata 7 giugno in cui si afferma che le ditte invitate non hanno risposto, e che si provvederà nuovamente ad invitare le ditte avendo alzato l’importo per il servizio.
Mentre nella determina n. 75 del 22 maggio l’allegato 1 https://www.albopretorionline.it/belvederemrt/download.aspx?ida=637886&pubb=1&n=1
fa partire il trasporto a carico del comune sin dal 5 giugno.

Ed effettivamente come si può verificare dai post Facebook il grandioso istituto sta facendo scorrazzare per la costa gli studenti sin da giorno 5, sempre ovviamente ospiti di associazioni, musei, ed altri che offrono a destra ed a manca. E come li stanno trasportando? A dorso d’asino? A spalla? Visto che per il comune il servizio ancora non è affidato?? E se i costi li sta sostenendo l’associazione, poi chiederà il rimborso? Oppure chissà cosa succederà ?
E l’opposizione a Belvedere guarda con il naso all’insù farsi passare questi magheggi proprio sotto il mento? Oppure c’ha sempre la “percentuale”?
Ed ancora Belvedere sottrae quasi undicimila euro per foraggiare un’attività imprenditoriale privata, mentre tale prestigioso istituto (si fa per dire) incassa (accreditati non si sa dove) le quote dei partecipanti a botte di 2.230 euro senza sostenere alcun costo per i servizi perché paga il comune.
E chiamali scemi.
Hanno capito come si fa il business con l’ente locale.
Altro che quei poveri cretini che investono soldi propri per lavorare come Tour Operator. Idioti! Imparate da questo geniale Istituto!