Belvedere. La quiete dopo la tempesta e tutti i dubbi sul “patto della sanità privata”

C’è qualcosa di strano nei due provvedimenti che riguardano l’ex Casa di Cura Spinelli di Belvedere oggi di proprietà della famiglia Arci/Filicetti, sia per i periodi cui sono stati emanati che per quanto in essi contenuto.

Andiamo per ordine. Don Vincenzo Cascini, messo all’angolo del ring della politica belvederese a seguito delle bordate a lui dirette da parte dei tre componenti di maggioranza Perrone, Greco e Martucci  i quali, non hanno condiviso quanto predisposto nel Documento Unico di Programmazione (Dup) dove don Cascini vi ha  previsto promozioni ed assunzioni di parenti, amici, mariti e nipoti di amministratori e di funzionari comunali. I dissidenti si sono dissociati  contestando il progetto di dividere delle aree  in più settori dove poter poi collocare  i parenti, gli amici e mariti di amministratori comunali e di funzionari comunali, nel mentre nulla veniva previsto in alcuni uffici comunali importanti, vedi l’ufficio tecnico dove non sono previsti scorrimenti e assunzioni pur risultando carenti di personale.

Don Cascini è un uomo d’onore, quindi  gli impegni li mantiene, a costo di subire il secondo ko amministrativo.  Don Vicianzu e Francischella sua, si sono trovati in una situazione disperata, sull’orlo del precipizio politico che portava alla caduta dell’impero di don Cascini. Come suol dirsi, la fortuna aiuta gli audaci. Con il “patto della sanità privata”  tra don Cascini e la coppia Rachele Filicetti e Maurizio Arci la maggioranza consiliare viene puntellata con l’ingresso della Filicetti. Nel patto della sanità emergono interessi vari. Un patto che ha causato diversi mal di stomaco negli elettori belvederesi. Nel periodo che precedeva l’addio a don Cascini da parte dei tre fuoriusciti, i belvederesi, che non sono dei fessi, hanno notato il corteggiamento fatto da don Cascini alla consigliera di minoranza Rachele Filicetti per garantirsi il numero sufficiente per avere la maggioranza in consiglio comunale. Infatti Rachele Filicetti ed il suo consorte Maurizio Arci, proprietari dei locali della ex clinica Spinelli hanno incassato in data 16 dicembre 2023 protocollo n. 0035263 l’autorizzazione nella struttura sanitaria denominata “ex Casa di Cura Spinelli” per l’erogazione di attività e prestazioni sanitarie. Inoltre, la gratitudine di Don Cascini verso l’acerrima ed agguerrita nemica delle passate elezioni comunali viene ripagata anche politicamente eleggendola presidente del Consiglio. Andiamo ad analizzare l’autorizzazione che ha consentito a don Cascini di governare ed alla Filicetti di vedersi rilasciata l’autorizzazione.

L’ITER AMMINISTRATIVO PER IL RILASCIO  DELL’AUTORIZZAZIONE

Per i non addetti ai lavori si vuol chiarire la procedura per l’atto. L’autorizzazione alla realizzazione è il provvedimento che consente la costruzione di nuove strutture sanitarie pubbliche e private ovvero l’adattamento, la diversa utilizzazione, l’ampliamento, la trasformazione nonché il trasferimento in altra sede di strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. La sua concessione è subordinata alla verifica, da parte del Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie, della compatibilità con la programmazione socio-sanitaria regionale. È rilasciata dal Comune territorialmente competente.

Il Comune, sul cui territorio insiste il soggetto richiedente l’autorizzazione alla realizzazione, trasmette al Settore “Accreditamenti ed Autorizzazioni” del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio Sanitari, la richiesta di parere corredata dall’istanza di autorizzazione alla realizzazione di struttura sanitaria  cui deve essere allegata la planimetria dell’immobile e l’elenco delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie che si intende erogare. Dopo le varie verifiche effettuate dagli uffici regionali e dall’ASP territorialmente competente, formula il parere di compatibilità.Una volta ottenuto dalla Regione Calabria il parere di compatibilità con la programmazione sanitaria regionale, il Comune deve adottare uno dei seguenti provvedimenti. In caso di parere contrario, il Comune, con provvedimento espresso, deve negare il permesso a costruire e/o rigettare l’istanza di autorizzazione alla realizzazione di struttura sanitaria.

Mentre in caso di parere favorevole, il Comune, con provvedimento espresso, deve rilasciare l’autorizzazione sanitaria alla realizzazione. Nel provvedimento comunale di rilascio o diniego dell’autorizzazione alla realizzazione deve essere correttamente individuata e indicata la struttura sanitaria o sociosanitaria oggetto dell’autorizzazione, il nominativo e il codice fiscale o partita Iva del relativo titolare/legale rappresentante, nonché gli estremi dell’istanza di rilascio dell’autorizzazione sanitaria presentata dal soggetto privato richiedente;  devono essere richiamati gli estremi del titolo autorizzatorio urbanistico edilizio e gli estremi del parere di compatibilità con la programmazione sanitaria regionale rilasciato dalla Regione Calabria.

Nel dispositivo, si dovrà rilasciare o rigettare espressamente una “Autorizzazione sanitaria alla realizzazione ai sensi dell’art. 8-ter del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i.” inerente la struttura in questione precisando la sede (Comune, Via/Piazza/Corso, n. civico). Nel caso in cui l’avvio del procedimento di rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di struttura sanitaria consegua alla presentazione di DIA/SCIA/CIAL o altro atto equivalente consentito dalla normativa urbanistico-edilizia, il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione ex art. 8-ter del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i. deve sempre avvenire con separato provvedimento del Comune interessato. L’autorizzazione sanitaria alla realizzazione rilasciata da Comune ha validità triennale, ai sensi dell’art. 8-ter del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i., ed è comunque legata agli atti di programmazione sanitaria regionale e aziendale tempo per tempo vigenti. Questa è sinteticamente la procedura amministrativa, ora andiamo ad analizzare i due provvedimenti.

AUTORIZZAZIONE RILASCIATA DA DON CASCINI IL 16.12.2023 PROT.N.0035263

Vista l’istanza acquisita agli atti di questa amministrazione comunale al protocollo n. 27245 del 22.09.2023, presentata  dal rappresentante legale protempore di una struttura privata nella quale si chiede l’autorizzazione all’erogazione di attività/prestazioni sanitarie nella struttura denominata “ Casa di Cura Spinelli”, ubicata in questo Comune alla via Castel Rugiero n. 20, distinta al catasto fabbricati al Foglio n. 37 con Particella 57-195-200 Subalterno 15-11-6, con attuale destinazione d’uso D/4 ( Casa di Cura Ospedali) e già in possesso di permesso a costruire/concessione edilizia-Scia rilasciata da questo Comune in data 1968, finalizzata all’erogazione dele seguenti attività/prestazioni sanitarie: Neuro Psichiatria Infantile, Neurologia, Psichiatria,Fisiatria, ecc. ecc.;

Acquisito il parere favorevole di compatibilità con la Programmazione Sanitaria della struttura sanitaria di che trattasi, rilasciato dal competente settore del Dipartimento “ Tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria con nota prot. 538494 del 4.12.2023 e vista l’istruttoria compiuta dai preposti uffici comunali e ritenuta la propria competenza,

Vista l’istruttoria compiuta dai preposti uffici comunali e ritenuta la propria competenza;

AUTORIZZA

 Ai sensi e per gli effetti dell’art. 8-ter, comma 3, del D.lgs n. 502/1992, la realizzazione della struttura sanitaria denominata “ ex Casa di Cura Sopinelli”, e meglio identificata in precedenza, destinata all’erogazione delle seguenti attività/prestazioni sanitarie: Neuro Psichiatria Infantile, Neurologia, Psichiatria ecc.ecc.

Il Sindaco

Vincenzo Cascini

Dopo detta autorizzazione sono succeduti diversi avvenimenti in seno all’amministrazione guidata da don Cascini. Consiglieri Comunali fuoriusciti dalla maggioranza, salita sul carro della maggioranza della consigliere Rachela Felicetti, uscita dal gruppo consiliare capeggiato da Ugo Massimilla della consigliere Arnone che per molti in futuro sarà un valore aggiunto per la rosicata maggioranza consiliare di don Cascini.

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

La vita amministrativa riprende il suo cammino e la sua operosità subito dopo il temporale amministrativo e per come scriveva Giacomo Leopardi nella Quiete dopo la tempesta: PASSATA È LA TEMPESTA… ODO AUGELLI FAR FESTA…. E LA GALLINA TORNATA IN SU LA VIA CHE RIPETE IL SUO VERSO… Dopo la quiete, dopo che la gallina è tornata su, don Cascini  il 5 marzo 2024 emana un nuovo atto riguardante la ex Casa di Cura Spinelli.

RIGETTO ISTANZA AUTORIZZAZIONE EMESSA DA DON CASCINI IL 05.03.2024 PROT.N.0006587

Vista l’istanza acquisita agli atti di questa amministrazione comunale al protocollo n. 27245 del 22.09.2023, presentata  dal rappresentante legale protempore di una struttura privata nella quale si chiede l’autorizzazione all’erogazione di attività/prestazioni sanitarie nella struttura denominata “ Casa di Cura Spinelli”, ubicata in questo Comune alla via Castel Rugiero n. 20, distinta al catasto fabbricati al Foglio n. 37 con Particella 57-195-200 Subalterno 15-11-6, con attuale destinazione d’uso D/4 ( Casa di Cura Ospedali) e già in possesso di permesso a costruire/concessione edilizia-Scia rilasciata da questo Comune in data 14.01.1998 prot. N.6765-4013UTC, finalizzata all’erogazione dele seguenti attività/prestazioni sanitarie:

-n. 30 posti letto Residenzialità per minori ( N.P.I.);

-n.10 posti letto Residenziale D.N.A.;

-n.10 posti letto Semiresidenziale D.N.A.;

-n.10 posti letto Semiresidenziale per Minori ( N.P.I.)

Preso atto della Circolare……..;

Acquisito, ai sensi dell’art.8-ter, comma 3 del D.Lgs n. 502/1992  il parere negativo di compatibilità con la Programmazione Sanitaria Regionale della struttura sanitaria di che trattasi, rilasciato dal competente settore del Dipartimento “ Tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria con nota prot. 87581 del 9.02.2024

Vista l’istruttoria compiuta dai preposti uffici comunali e ritenuta la propria competenza,

RIGETTA L’ISTANZA

Di Autorizzazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8-ter, comma 3, del D.lgs n. 502/1992, alla realizzazione della struttura sanitaria denominata “ ex Casa di Cura Spinelli”, e meglio identificata in precedenza, all’erogazione delle seguenti attività/prestazioni sanitarie sopra indicate.

Il Sindaco

Vincenzo Cascini.

Due provvedimenti che per il momento definiamo strani, emanati durante un periodo particolare dell’attività amministrative dell’ente comunale di don Cascini e di Francischella sua. Proprio nel periodo in cui don Cascini non aveva la maggioranza nel consiglio comunale.

Perché don Cascini ha dato l’autorizzazione all’erogazione delle attività/prestazioni sanitarie in data 16 dicembre 2023 dopo che aver acquisito il parere favorevole di compatibilità con il programma Sanitario Regionale della struttura di che trattasi come da nota prot. 538494 del 4 dicembre 2023 dalla Regione Calabria ?

Perché la Regione Calabria prima da il parere positivo all’istanza presentata dal rappresentante pro tempore in data 22 settembre 2023  prot. N. 27245 per poi dare parere negativo con nota prot. N. 87582 del 9 settembre 2024?

Perché don Cascini ha aspettato quasi un mese prima di rigettare l’istanza di autorizzazione nonostante il  parere negativo di compatibilità con la programmazione sanitaria regionale della struttura di che trattasi è datato 9 febbraio 2024?

Perché anche sul permesso a costruire ci sono discordanze nelle  date di rilascio, infatti nell’autorizzazione data da don Cascini  si parla di permesso a costruire/ concessione edilizia-Scia rilasciata dal Comune di Belvedere in data 1968 mentre nel rigetto dell’istanza si legge che il permesso a costruire/ concessione edilizia-Scia rilasciata dal Comune di Belvedere in data 14.01.1998 prot. N. 6765-4013UTC?

Perché l’istanza presentata per l’autorizzazione è la stessa n. 27245 del 22.09.2023 mentre i provvedimenti poi si contraddicono?

La confusione è stata forse creata ad arte?  C’è qualche Gallo cedrone che si è prodigato in merito?

L’autorizzazione del 16.12.2023 n. prot.0035263 del 16 dicembre 2023  a firma di don Cascini è stata revocata? O a tutt’oggi è da ritenere valida?

Per questi dubbi solo l’autorità giudiziaria può ristabilire ordine e rispetto della vigente  normativa, sempre se ritiene la faccenda poco chiara, altrimenti continui nel sonno profondo in cui è caduta.