Speriamo che questa nostra lettera non venga cestinata, siamo un gruppo di ragazze del Liceo Scientifico L.M. Licei Tommaso Campanella di Belvedere Marittimo, anche noi siamo state vittime di molestie, alcune denunciate ai carabinieri di Belvedere, da parte di Luigi Bovienzo, professore di Storia dell’arte, sospeso qualche giorno fa dal Tribunale di Paola. Purtroppo notizia nascosta dalla massoneria e politica che regna qui dalle nostre parti. La cosa più avvilente è il silenzio dei nostri professori. Basta con molestie e soprusi.
Questo è il testo della lettera che abbiamo ricevuto da alcune studentesse del Liceo Scientifico Tommaso Campanella di Belvedere Marittimo. Per verificare la notizia abbiamo contattato la preside dell’istituto, Annina Carnevale, che solo da qualche mese è stata nominata dirigente scolastico, la quale ci ha confermato la sospensione e che le molestie erano iniziate molto tempo prima del suo arrivo a Belvedere. Stavamo poi verificando i fatti attraverso le testimonianze di alcuni colleghi del professore Luigi Bovienzo (che in passato ha svolto anche la professione di ingegnere ed è stato coinvolto nell’operazione “Plinius”, dalla quale poi è stato assolto) quando ieri – improvvisamente – la cortina fumogena che c’era attorno al caso si è parzialmente dissolta con la classica “velina” fatta pubblicare dai media di regime. Ovviamente torneremo sull’argomento ma per dovere di cronaca riportiamo anche noi la “velina” nella quale non si legge il nome del professore in questione e la materia che insegna.
Interdizione dalle attività scolastiche per un anno. E’ il provvedimento ai danni di un insegnante sessantenne che avrebbe molestato alcune studentesse nel Liceo Scientifico di Belvedere Marittimo. Il docente è così finito nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Paola per tentata violenza sessuale aggravata. Un provvedimento adottato dal Gip del Tribunale di Paola che non ha invece accolto la richiesta del pubblico ministero della Procura paolana che aveva chiesto per l’indagato gli arresti domiciliari. I fatti oggetto di indagine risalgono al mese di novembre del 2021 e altri, con condotta perdurante, sarebbero accaduti nell’anno precedente, più o meno, a partire dal mese di novembre del 2020. Tutto ciò si sarebbe verificato durante le normali lezioni tenute dall’indagato.