di Luca Bortolotti
Fonte: Repubblica
Tornato in campo dopo il grave infortunio, come forse era prevedibile Domenico Berardi sta dominando la Serie B e spingendo il Sassuolo verso l’immediato ritorno in massima categoria. Fuoriclasse, nel senso letterale del termine, tra i cadetti, l’attaccante neroverde a ottobre ha rivisto il rettangolo di gioco sette mesi dopo l’operazione al tendine d’Achille, e ora ha ritrovato anche il minutaggio da titolare: dal suo rientro, sei presenze con un gol e sei assist. Subito uomo decisivo in una Serie B con cui non c’entra molto e che si può ipotizzare il Sassuolo non avrebbe conosciuto se Berardi non avesse chiuso anzitempo la scorsa stagione a marzo dopo 9 gol in 17 partite. Non solo i numeri personali, anche quelli di squadra non sono un caso: le sei partite di B con lui in campo il Sassuolo le ha vinte tutte, compreso il gol vittoria di inizio novembre contro il Mantova che ha posto fine a un digiuno che durava dal 17 dicembre 2023. Domenica scorsa con la Salernitana si è invece divertito fornendo i due assist decisivi per un’altra vittoria del Sassuolo che viaggia in testa alla classifica di B con 31 punti in quattordici giornate, seguito da Spezia e Pisa a 30 in un gruppetto che ha fatto il vuoto dietro di sé.
Veterano della terza squadra più giovane del campionato, Berardi ora sta trascinando il Sassuolo verso la missione A come undici anni fa, quando da 18enne fu protagonista della prima storica promozione dei neroverdi. E ora che è tornato e in ottime condizioni si riaccende il balletto che ha accompagnato tutta questa decade, in cui Berardi è sembrato più e più volte vicino al trasferimento in una big (la Juventus in testa, in un affare quasi fatto ma poi saltato per il mancato accordo economico tra i club) ma poi è sempre rimasto a Sassuolo. Ora si inizia a parlare di un ritorno in Serie A, e del resto il suo contratto da 3 milioni è un’anomalia per la B, e lui stesso ha aperto all’ipotesi che questa volta l’addio al Sassuolo si materializzi per davvero: «Se sarò al 100% e arriverà l’offerta giusta a gennaio andrò via; se non sarò ancora il miglior Berardi resterò fino a giugno», ha raccontato alla Gazzetta dello Sport. Anche perché c’è una Nazionale da riconquistare e il sogno di giocare per la prima volta la Champions. Se questa offerta nelle prossime settimane arriverà, se ne parlerà, col club che sa che stavolta avrà meno margine di trattativa per tenere la sua bandiera. Intanto Berardi è tornato e come in un déjà vu sta spingendo di nuovo il Sassuolo verso la A.