Bisignano, grandi manovre per il dopo Lo Giudice: “Franza o Spagna purché se magna”

Da sinistra: Rosario Perri segretario PD Bisignano, Nicolettimourinho, Graziano Fusaro, Pierfrancesco Balestrieri (Megafono)

Bisignano: da Energia per il Cambiamento al Gattopardo. Cambiare tutto per non cambiare niente

La politica bisignanese lavora senza sosta. In attesa della batosta dalla Corte dei Conti i reduci della giunta guidata dai “guagliuni” del partito di Capu i Liuni e Madame Fifì stanno cercando una nuova casa per garantire i servigi ai loro padroni politici. Come bravi burattini stanno creando una lista simile a quella precedente senza Lo Giudice, sindaco dimissionario proprio da stamattina ma ormai sfiduciato da tutti da tempo, e con l’aggiunta di altri pezzotti per rifarsi la verginità politica e garantire continuità nelle attività dei loro capibastone.

Fra i pochi ad essere agevolati dalla pandemia, i componenti di questa giunta sono sopravvissuti a scandali, dimissioni, defezioni e tradimenti vari, ma adesso anche per loro è arrivato il capolinea. I loro più grandi ” successi” sono aver portato l’ente al dissesto economico con riconoscimenti di debiti fuori bilancio che la stessa Corte dei Conti contesta, appalti e consulenze sotto l’occhio della magistratura, e dopo aver portato al fallimento la società partecipata che gestisce la casa di riposo con altre annesse indagini da parte della procura, hanno pensato di darla in gestione a soggetti privati (ultimo regalo agli amici secondo i ben informati).

Le meline burocratiche per favorire il ritorno della Consuleco in attività (gli inquinatori di Bisignano senza vergogna e senza pudore, capitanati dal cirotano con le mani in pasta e… da baciare) procedono attivamente, nonostante la finta risoluzione del consiglio comunale votata all’unanimità da maggioranza ed opposizione.

Proprio dall’opposizione attuale arrivano i rinforzi al Gattopardo per mantenere il potere: un candidato sindaco nuovo di zecca (si fa per dire), che risponderebbe al nome di Francesco Fucile, dirigente scolastico eterno secondo seppur sempre supportato dal gotha della politica bisignanese, disposto a fare l’ennesima capriola politica pur di entrare nel palazzo comunale con l’agognata fascia da sindaco (nel frattempo frequenta il palazzo nelle vesti di sindaco in pectore, incontrando i dirigenti pianificando opere ed interventi con  gli attuali assessori suoi futuri alleati).

Altri elementi sono il figliol prodigo Lucantonio Nicoletti (l’amico del cuore di Ferdinando Aiello e compari), che insieme al suo acerrimo nemico Graziano Fusaro (da poco passato all’opposizione) in nome dell’interesse sotterreranno l’ascia di guerra e torneranno a comporre il trio delle Meraviglie con Pierfrancesco Balestrieri, sì proprio lui, l’astro nascente della politica bisignanese targata CNA, che da buon amico (i due amavano definirsi Pio&Amedeo) ha usurpato l’assessorato al Nicoletti abbandonandolo su due piedi ma adesso si ritrovano insieme nella compagine guidata dal redivivo Fucile fianco a fianco come se nulla fosse a lottare in nome dell’obiettivo comune ovvero l’interesse personale, visto che i due sono professionisti della politica con sempre vivo il motto “Franza o Spagna purché se magna”. A mantenere vivo il cordone con la Consuleco rimarranno il presidente del consiglio comunale Ammirata e l’assessore Prezioso, notoriamente legati mani e piedi alle fortune alterne delle società al centro delle cronache e delle proteste dei cittadini cui resta soltanto da rassegnarsi ad altri cinque anni di sofferenza e malgoverno.