Bisignano, si prepara il fuggi fuggi e si saccheggia la cassa: protagonisti e retroscena

Bisignano, si prepara il fuggi fuggi e si saccheggia la cassa. Il Gattopardo ancora all’opera

Si respira aria di di(s)missione nella Città della Consuleco e dei suoi veleni ovvero Bisignano. Da un lato i bravi burattini stanno mettendo in piedi la squadra nuova del Gattopardo per concorrere alle sempre più imminenti amministrative, raccogliendosi intorno all’Eterno Numero Due della politica Bisignanese (Francesco Fucile), che, stretti i patti con i rappresentanti politici di Consuleco e CNA, di fatto si comporta da sindaco senza essere eletto, dando ordini e comandi ai dirigenti comunali per le ultime determine da pagare agli amici degli amici che finanzieranno la prossima campagna elettorale.

In quest’ultimo mese l’ente per mano del Deus Ex Machina dei lavori pubblici, l’ingegnere Modesto detto mister Articolo 110 (incarico fiduciario per conto di Capu i Liuni, al secolo Nicola Adamo), vista l’impossibilità della stabilizzazione agognata con tanto di concorso ad hoc per lui, sta avallando e firmando l’impossibile per avviare più opere possibili dove ovviamente lui sarà il RUP per incassare il 2% spettante.

Andando a scorrere l’albo pretorio balzano agli occhi gli affidamenti diretti alla società EDIL SCAVI LA MUCCONE SRLS, di un parente prossimo dell’assessore Balestrieri che da qualche tempo a questa parte fa incetta di affidamenti diretti e gli studi di progettazione a tecnici entrati nelle grazie di quest’ultimo. Progetti figli dei fondi straordinari concessi dal Governo e dalla Regione e mandati alla velocità della luce in appalto per non perdere le clientele elettorali, visto ormai che il sindaco è in procinto di dimettersi dopo aver scelto come avvocato difensore nelle cause penali che lo vedono imputato lo stesso che cura gli interessi della Consuleco…

Con l’imminente pronunciamento della Corte dei Conti circa il ricorso sul Dissesto Economico dell’ente, il fuggi fuggi è iniziato, ma i burattini non si sono certo dimenticati di prendere la borsa con gli ultimi spicci per pagarsi la campagna elettorale alla faccia del popolo Bisignanese che pagherà il conto delle loro malefatte, cui non resta che sperare in un intervento della magistratura per mettere fine a questo disastro senza fine messo in opera quattro anni fa orsono. Sì, ma il problema è: quali magistrati se sono (quasi) tutti corrotti?