Business migranti, a Rossano hanno tolto la maschera a Lucisano e Morrone

«Vietato abbassare la guardia. L’accoglienza ai migranti si pensa, si pondera, si organizza, non si improvvisa al solo scopo di speculare. Grazie ma ai “prenditori” diciamo no».

Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani, nell’ultimo consiglio comunale di Rossano dall’ordine del giorno monotematico sul tema “accoglienza migranti”.

Sapete bene che non siamo certo tra gli estimatori del personaggio, candidato sindaco di don Pasquale Lapietra detto “Mollettun” e non certo portatore di interessi leciti, ma stavolta ha detto qualcosa che si può condividere.

«Scongiurato l’arrivo dei migranti a Parco dei Principi, grazie alla sinergica iniziativa tra il sindaco ed i veri gruppi consiliari di opposizione, quelli con le idee chiare e propositive. Va sottolineato, tuttavia, come l’incontro con il Prefetto di Cosenza – dichiara Rapani – durante il quale sono stati sviscerati diversi problemi, sia servito per sensibilizzare lo stesso Prefetto sulla necessità di effettuare quel sopralluogo preventivo determinante, poi, per bloccare il trasferimento degli immigrati da Amendolara a Rossano». Secondo il coordinatore regionale di Fdi-An, da ora in poi, però, «non bisognerà abbassare la guardia».

«Dovremo vigilare, con la massima attenzione, sull’altro bando pubblicato dalla Prefettura che mira ad ottenere la disponibilità di strutture da destinare all’accoglienza».

Per Rapani, ancora, «grande senso di responsabilità hanno dimostrato quei consiglieri comunali che insieme al sindaco hanno deliberato la mozione presentata dai consiglieri di opposizione Caracciolo, Grillo, Stasi, Vulcano, Rapani e Granieri. Purtroppo ci duole dover sottolineare che pur essendo stato emendato dai gruppi di maggioranza, quel documento non è stato approvato all’unanimità per un’assenza ed un voto contrario proveniente dalla maggioranza stessa».

Rapani in proposito è fortemente contrariato, ed allo stesso tempo preoccupato.

«Mi chiedo e chiedo a tutti le motivazioni che hanno indotto il capogruppo de Il coraggio di cambiare, Piero Lucisano, ad abbandonare i lavori al momento della votazione, rifiutandosi, peraltro, di firmare la mozione che riporta quella del consigliere Scarcello. Avranno, per caso, ragione, quelle indiscrezioni di stampa che leggiamo, quasi a cadenza quotidiana sul web?

Ancor più perplesso – insiste il dirigente nazionale di Fdi-An – mi lascia il voto contrario del consigliere di maggioranza del Cci, Librandi, l’unico in Assise a votare in modo contrario al documento. Si tratta di motivazioni simili al suo collega? A pensar male, è vero, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Sarà, dunque, che il documento approvato pone dei vincoli alla possibilità di fare business coi migranti da parte di privati?».

Rapani, addirittura, cita Iacchite’ anche se non ne fa espressamente il nome e il motivo è semplicissimo. Come abbiamo scritto più volte, Piero Lucisano ovvero il pallone gonfiato al guinzaglio del “mammasantissima” Ennio Morrone, non ha potuto votare l’ordine del giorno del consiglio comunale di Rossano perché non “poteva”.

Il suo padrone e i suoi familiari gestiscono un Centro di accoglienza a San Marco Argentano nonostante, appena un anno fa, la procura di Cosenza gliene abbia chiuso un altro, che era diventato un lager, ad Aprigliano. Lo abbiamo scritto in tutte le salse e lo ripetiamo senza tema di essere smentiti. Anzi, oggi ci dà ragione persino un politico come Rapani con il quale non andavamo (e non andiamo) d’accordo.

Lucisano e Morrone, vergognatevi.