Calabria 2019, la speranza De Masi e il rischio boomerang (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

I promontori che scendono a picco sul mare sono il tratto tipico delle coste calabresi. Per i turisti più audaci sono un ottimo trampolino di lancio per i tuffi nelle nostre acque … a dir la verità non sempre limpide. Ed anche per i politici più audaci.

Quando lo Stato c’è bisogna dirlo e ultimamente in Calabria ce n’è anche troppo. Un via vai di ministri ha invaso le nostre terre e non certo per le vacanze estive. Il ministro dell’Interno Salvini è sceso per allontanare almeno a parole i sospetti della vicinanza di alcune cosche al suo partito. Il plurimistro Di Maio insieme al ministro Fontana invece è sceso per dimostrare vicinanza all’imprenditore sotto scorta Nino De Masi.

La storia dell’imprenditore Nino De Masi è stata raccontata anche da Report ed è conosciuta. Il padre denunciò il pizzo oltre venti anni fa e naturalmente come succede dalle nostre parti il territorio gli si mise di traverso, le altre aziende si sentirono infangate e soprattutto le banche iniziarono ad applicargli tassi da usura. De Masi non si perse d’animo e fece un consorzio nel quale le aziende partecipanti dovevano risultare pulite per la procura e non solo avere la certificazione, che troppo spesso si è dimostrata una inutile etichetta, come ha raccontato lo stesso imprenditore. Ad ogni modo De Masi ha denunciato anche le banche per usura: il tribunale di Palmi le ha assolte per non aver commesso il fatto, ma ha riconosciuto che sistema bancario ha applicato tassi usurai. Chi lo ha commesso? Il software del computer. Gli viene negato anche un prestito agevolato dal commissario antiracket e De Masi riesce a far commissariare il commissario antiracket

De Masi tiene duro, non chiude, nonostante gli si faccia terra bruciata intorno e vende le sue macchine agricole senza intermediazioni bancarie, ma con i suoi soldi, cash.

In tutta questa vicenda, qui riassunta brevemente, si inserisce il M5s, che offre tutta la sua solidarietà. A voler pensare male si potrebbe credere che sia più il M5s ad aver bisogno di De Masi che non il contrario. Insomma, ci sono sempre le Regionali in arrivo e il M5s ha bisogno di riacquistare almeno in parte una verginità perduta a causa del suo scomodo alleato e De Masi è manna dal cielo. Che sia un’investitura come prossimo candidato M5s alle Regionali?

In tutto questo gioco tremano i vertici calabresi. In consiglio regionale la maggioranza è sempre più risicata: Antonio Scalzo, Peppe Neri (Pd e Dp) e Franco Sergio (“Oliverio presidente”) sarebbero pronti a fuoriuscire e fare una nuova lista insieme alle altre che si preparano a sinistra. A destra invece ex FI scalpitano e vorrebbero rientrare da qualche finestra. Una frammentazione così varia sarebbe un ottimo regalo per il M5s e anche per la Lega. C’è da chiedersi se i flussi elettorali, i pacchetti di voti e gli appoggi saranno ancora garantiti.

A quanto pare al governo del cambiamento non fanno schifo passerelle e riflettori, tutti metodi che abbiamo visto in passate occasioni. Magari però è davvero l’inizio di un cambiamento e di uno Stato più vicino ad imprenditori tenaci e coraggiosi. Magari la Calabria questa volta non è solo un trampolino di lancio sfruttato da turisti sì, ma della democrazia.

A Scalea nei giorni scorsi ci sono stati i festeggiamenti per la Madonna del Carmelo e di fronte ad una piazza gremita più di altri anni il sindaco e il parroco hanno dimostrato preoccupazione per un’insufficienza di fondi più preoccupante di altri anni. Il sindaco Licursi chiedeva esplicitamente aiuto ai cittadini per sopperire alla mancanza di mezzi, il parroco Don Ezio si affidava alla Provvidenza; noi vogliamo confidare nel signor De Masi perché pretenda chiarezza e trasparenza dal M5s e soprattutto prenda apertamente e nettamente le distanze da sospetti e rapporti anche se dovesse significare una rottura con la Lega. I comuni calabresi e i cittadini non ne possono più di essere affamati da amministrazioni e politici che si comportano così, sembra proprio che alle prossime occasioni vogliano tirargli qualcosa dietro, ma se non si sta attenti a prendere l’attrezzo giusto si potrebbe lanciare un boomerang.