Calabria 2019, spese “assicurate” per le pagliacciate del cazzaro

Certo che ognuno può fare quello che vuole ed essere convinto di poter essere ciò che vuole. Può raccontare le cazzate che vuole e persino essere convinto di dire cose vere.
Il cazzaro (il primo e inimitabile), al secolo Occhiuto Mario, è convinto di fare il candidato a presidente della Calabria per il centrodestra senza avere l’appoggio del… centrodestra. Fa gli “incontri in giro per la Calabria” portandosi dietro la “claque” del Comune di cui è sindaco (qualche assessore, pochi consiglieri, tanti consulenti e plauditori vari). Addirittura si fa portare la macchina dai vigili urbani del Comune che vengono pagati come “Progetto scorta sindaco” (determina n. 2324) senza che la Prefettura (guidata da una prefetta sempre più complice ed impresentabile, a tutti i livelli…) abbia mai “autorizzato nessuna scorta”.

Racconta che a Cosenza ha fatto cose che nessuno è riuscito a fare prima, mutuando un cliché di Scopelliti, con il “modello Cosenza” e fa pure finta di crederci. Insomma, un cazzaro genuino ed autentico, che non teme imitazioni- Mario Occhiuto ha messo su un tour in giro per posti remoti della regione come San Giacomo d’Acri e Sant’Ilario dello Jonio dicendo che è il candidato di Forza Italia, ma quando prova ad avvicinarsi a Catanzaro il sindaco forzista Sergio Abramo se ne scappa, quando sbarca a Vibo Valentia il deputato di Forza italia Giuseppe Mangialavori se la dà a gambe e via di questo passo.

Ormai è il suo stesso partito che lo tratta ai livelli di Pippo, che quando passa ride tutta la città… Ma lo spettacolo deve continuare, “tappa dopo tappa” con il palco, il presentatore (da Cetraro con furore), il super schermo videowall costosissimo, il pianoforte a coda con pianista (non sparate su di lui, per favore!) e si va in giro per la Calabria con tanto di service, camion e operai e tecnici.

Ma tutto ‘sto gran casino è gratis? La rete da giorni si interroga su chi finanzi il tour del cazzaro Occhiuto. Bene, abbiamo indagato a fondo e oggi possiamo dire di sospettare chi mette “la pila”. Certo non è Mario Occhiuto, che ha lo stipendio pignorato, è fallito più volte ed è pure indagato tra l’altro per bancarotta fraudolenta. Ma allora chi ha “assicurato” le spese alla mega-galattica organizzazione del tour? Chi può mettere a disposizione una “cascetta” di soldini? Presto faremo luce sulla questione e ad Occhiuto mandiamo un messaggio che lui certamente codificherà: SARA’ molto facile arrivarci. Parola di Pier…silvio!