Calabria 2020, I Quartieri: “Abramo è leghista ma non lo dice”

IL SINDACO ABRAMO E’ POLITICAMENTE AZZURRO O VERDE LEGA?

Nota del 06.01.2020 – Alfredo SERRAO – presidente Associazione I QUARTIERI

Se dovesse corrispondere al vero ciò che si dice nei corridoi della politica, la strategia del sindaco Abramo sarebbe quella di sciogliere in maniera “indolore” il Comune e la Provincia di Catanzaro, ritagliandosi un comodo posto di assessore – in quota Lega – nella futura giunta regionale di centrodestra…

Troppo comodo sindaco Abramo, sfuggire dalla realtà e dalle responsabilità!

Noi gli avevamo chiesto di sciogliere in Consiglio comunale, quasi interamente indagato per l’affaire commissioni, assumendosene la responsabilità politica e morale. Ma, Abramo, come al solito, sceglie la via dell’intrigo e della cinica disintegrazione di tutto quello che gli sta intorno.

Questa volta però non può esimersi dal dare risposte all’opinione pubblica della città capoluogo, perché i percorsi di un sindaco non sono personali, bensì pubblici.

Abramo deve dare conto all’opinione pubblica della sua adesione alla Lega di Salvini, come si evincerebbe dai post pubblicati in queste ore da esponenti leghisti calabresi, che hanno rivelato i suoi legami con esponenti milanesi del Carroccio.

Che Abramo non sia più di Forza Italia lo prova il fatto che, a tutt’oggi, non ha speso nemmeno una parola o un misero comunicato per sottolineare la candidatura dell’on. Jole Santelli alla presidenza della regione Calabria.

Ringraziamo il presidente Berlusconi per non aver candidato Abramo, accogliendo anche la nostra modesta richiesta che gli abbiamo fatto pervenire con lettera. Si sarebbe ritrovato il povero Berlusconi con un candidato leghista travestito politicamente da forzista.

Al sindaco Abramo chiediamo di dimettersi e mettere fine alla sua ormai lunghissima esperienza politica per due ragioni fondamentali: chiudere l’attività di un Consiglio comunale pesantemente condizionato ed ammettere il suo fallimento amministrativo, come testimonia lo stato comatoso in cui versa la nostra città di Catanzaro.

Troppo comodo “scappare” dalla proprie responsabilità, anche politiche, per fare l’assessore regionale!