Calabria 2020, la Lega non vuole i Cinghiali e Tonino “boicotta” la candidatura di Katya

Acque agitate all’interno della Lega calabrese e non solo per le questioni legate al nome del candidato presidente alla Regione che ancora – a pochissimi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste – non esce fuori. Militanti ed elettori in queste ore sono praticamente in rivolta perché ormai sembra chiaro a tutti che nelle liste della Lega ci saranno alcuni candidati riconducibili ad una delle famiglie più impresentabili della politica calabrese ovvero i Gentile. Per noi più semplicemente Cinghiali. In queste ultime ore sono rimbalzati i nomi di Piero Aiello, Katya Gentile, Baldo Esposito e Pietro Molinaro, tutti di stretta osservanza cinghialesca con la signora Katya, ex vicesindaco di Cosenza, che è addirittura la figlia di Pino, il Cinghiale più vecchio e più grosso… E all’interno della famiglia, secondo gli ultimi rumors che abbiamo raccolto, ci sarebbero accese discussioni sulla scesa in campo di Katya.

Del resto, che i rapporti non siano più idilliaci tra i fratelli Gentile-Cinghiali era chiaro a tutti già da un po’ di tempo ma ultimamente lo scontro si sta facendo più aspro e ci si avvicina alla resa dei conti. Oggetto del contendere, dunque, il candidato di più diretta emanazione da proporre alle Regionali in quota Lega a Cosenza.

Pino spinge per la figlia Katya mentre Tonino vorrebbe il Cinghialottino Francesco Mercurio, che gode di ottimi rapporti con Denis Verdini (suocero di Salvini) e che potrebbe essere utile ai fini della candidatura in Parlamento sempre in quota Lega di Andrea Gentile, figlio di Tonino, nelle probabili elezioni di primavera in caso di caduta del governo giallorosso.

Tonino il Cinghiale però  ha fatto i conti senza “l’oste” anzi senza “gli osti” perché in primo luogo tutto sanno che i voti nella famiglia li detiene Pino e non lui, che è abituato ai  comodi salotti del potere romano ed in secondo luogo gli elettori e gli amministratori leghisti presenti in provincia di Cosenza sono in rivolta contro l’approdo dei Cinghiali nella Lega e stanno lamentandosi ripetutamente e direttamente con Matteo Salvini avvisandolo che in molti volteranno le spalle alla Lega nelle urne ove fossero confermate queste scelte. Chi vivrà, vedrà…