Calabria 2021. Anche Carlo Tansi è un figlio di PUT (partito unico della torta)

Capire il Tansi pensiero (politico) è cosa davvero ardua. Neanche uno come Freud riuscirebbe ad inquadrarlo psicologicamente. In tanti c’hanno provato a capirlo ma nessuno c’è riuscito. I pochi che si sono ostinati a seguirlo oggi si ritrovano in analisi con le idee confuse, e con gravi disturbi della personalità: ostinarsi a voler decifrare Tansi (politicamente) nelle sue altalenanti esternazioni, è come voler contare le stelle nel cielo d’estate. Nessuno può saperne il numero esatto. Così come nessuno può sapere cosa gli frulla in testa.

Le capriole (politiche) di Tansi sono oramai diventate famose: quello che dice la sera non vale mattina. E questo ora lo hanno capito tutti. Pure Tallini che è quanto dire. Chiunque abbia avuto a che fare con lui (politicamente parlando) alla fine è scappato a gambe levate. La sua incoerenza, la sua irrazionalità, e l’incongruenza dei suoi postulati superano di misura le più famose patacche del mitomane più conosciuto nella storia: Cagliostro.

Tansi (sempre politicamente parlando) è totalmente inaffidabile, non prende mai le questioni di petto, parla per mezze frasi o le mette in bocca al conscio senza mai avere il coraggio di dirle di suo in modo franco. Coltiva stupidi rancori infantili, salvo poi farsi fare fesso con disarmante ingenuità. La confusione nella sua testa è talmente tanta che nemmeno lui sa più che “pesci pigliare”.

Tansi dopo aver adulato De Magistris pronunciando, nei suoi riguardi, parole d’amore e passione, lo accusò di far comunella sottobanco con il Pd e altri loschi soggetti, un “motivo” che lo portò a rompere con l’alleato naturale del suo Movimento. Accusava De Magistris di lavorare dietro le quinte per raggiungere un accordo elettorale con il Pd e questo per Tansi, che ha creato l’acronimo PUT (Partito unico della torta), era inaccettabile: mai con i devastatori della Calabria, ebbe a dire il geologo prestato alla politica. Salvo poi scoprire che a lavorare sottobanco con loschi personaggi politici degli anni passati era proprio lui, così come dichiarò Loiero in una nota di smentita alle bugie di Tansi. Disse Loiero: Tansi è venuto a casa mia due volte a chiedermi “consigli”. Altro che De Magistris. Così come non ebbe problemi a dire che gli Occhiuto in fondo sono degli ottimi amministratori. E non solo: dichiarò di aver sostenuto un concorso per entrare nella Protezione civile da “capo”, salvo poi scoprire, così come dimostrato dalle “carte” pubblicate da Oliverio, di aver avuto il “posto” per chiamata diretta. Un Arlecchino politico.

Chi è realmente Carlo Tansi nessuno lo può dire, nemmeno lui. Sono anni che ci ammorba con il suo PUT. Sono anni che scrive post contro Nicola Adamo, Guccione, Iacucci, Madame Fifì, Boccia, Graziano e compagnia bella. Sono anni che ci racconta quanto male hanno prodotto alla nostra terra questi loschi personaggi e tutto il Pd. Ed ora scopriamo che ha deciso, o starebbe per decidere, la sicurezza con Tansi non è mai una cosa scontata, di rinunciare alla sua folle corsa alla presidenza per appoggiare elettoralmente la nuova candidata del “centrosinistra”, Amalia Bruni. La candidata di Nicola Adamo, Guccione, Boccia, Iacucci, Madame Fifì e Graziano. Gli stessi che Tansi ha sempre apostrofato come il male assoluto della Calabria. Cosa abbia fatto cambiare di nuovo idea a Tansi è impossibile dirlo. Anche se di fondo c’è la sua volontà di far vincere gli Occhiuto con i quali, evidentemente, ha qualcosa in comune. E per far questo e far dispetto a De Magistris si allea con i suoi peggiori nemici. Neanche Giuda sarebbe riuscito a fare meglio.

Del Tansi della prima ora e dei 60.000 voti, oggi è rimasto ben poco. Tanti suoi candidati lo hanno mollato, stanchi della sua incoerenza e delle sue chiacchiere. Candidati di peso che di Tansi non vogliono più sentire parlare, convinti di aver preso un bel “pacco”. Ed è forse questo che lo ha spinto a fare l’ennesima capriola: ha capito che non se lo fila più nessuno e per non fare una brutta figura (passare da 60.000 voti a qualche migliaia, non è decoroso) alle prossime elezioni regionali, ha tirato fuori, secondo lui, una furbata, motivando la nuova piroetta con gli apprezzamenti alla sua “collega” scienziata Amalia Bruni. Ma ovviamente non gli crede più nessuno.

La verità è che fratello Tansi al pari dei Guccioni, degli Adamo, dei Boccia, dei Iacucci, dei Graziano e delle Madame Fifì, è sempre stato un figlio di PUT (partito unico della torta). E su questo, oggi, non ci piove più.