C’è chi parla di un incontro casuale tra i due in quel di Siderno. Ma a noi piace pensare che non è così. Luigi e Carlo non hanno mai smesso di sentirsi in questi ultimi giorni, complice le tante tansianate diffuse su FB. Difficile pensare che Tansi non sapesse della presenza di De Magistris a Siderno, e viceversa. Ma hanno voluto raccontarla così. E se è così che deve essere, che così sia. Avranno i loro motivi se hanno deciso di raccontarla in questa maniera. Di sicuro c’è quello pubblicitario, meglio dare una immagine di unità, almeno fino a che non si chiarisce la situazione “del nuovo governo”, che determinerà anche gli assetti politici del Pd in Calabria. Che è il vero oggetto di scontro tra i due. Aprire o no ad una possibile alleanza anche con i partiti di governo (Pd, M5Stelle, Leu)? Tutto può ancora succedere, e con l’aria che tira è meglio aspettare prima di determinarsi, la partita a Roma ancora non è chiusa, meglio fare melina. I problemi tra i due ci sono, ma è meglio in questo momento non tirarli più fuori: l’idea nella testa della gente deve restare quella che a scannarsi tra di loro per una poltrona sono i partiti non certo loro che si propongono di liberare la Calabria proprio da questi soggetti. Aspettare per meglio capire, pare essere la sola strategia valida per il momento. E tutti e due devono averlo capito. Guerreggiare tra di loro non serve in questo momento, meglio fare buon viso a cattivo gioco.
Da separati in casa a coppia felice in pubblico. Una strategia che pare essere condivisa da entrambi. Ma cosa è successo per far cambiare ancora una volta idea a Tansi? Di sicuro la tripletta segnata ieri da De Magistris: l’annuncio della candidatura al suo fianco del dottor Laghi, la proficua riunione con i sindaci dell’Alto Tirreno in testa Ugo Vetere, e l’endorsement dell’intellettuale Vito Barresi sulla sua candidatura, senza contare la vicinanza con l’ex sindaco di Riace Lucano. Se a questo, poi, ci aggiungiamo anche la presa di posizione di Pino Aprile a favore di De Magistris e i tanti movimenti antagonisti che guardano con simpatia la candidatura dell’ex magistrato, la conclusione non può che essere una: pare che la sterminata galassia dei movimenti civici calabresi viri verso De Magistris,.
Uno “spostamento” che non sarà sfuggito a Tansi, il che potrebbe averlo indotto a rivedere le sue inutili fughe in avanti: Carlo e Luigi pescano nello stesso potenziale bacino di elettori. Si fanno la concorrenza. E questo va a discapito di entrambi e a favore dei nemici della Calabria. La via per entrambi è solo una: Tansi e De Magistris devono diventare una pigna. Perché solo con una alleanza forte e sincera entrambi potranno mettere con le spalle al muro il Pd, che sarà costretto, di fronte a questo, a scegliere tra sostenere la paranza di Madame Fifì e Palla Palla, oppure organizzare una bella lista civica senza includere nessuno dei consiglieri uscenti e sostenere De Magistris presidente. Dopo la giornata di ieri e le dichiarazioni di Tansi, la strada imboccata, ci pare finalmente quella giusta. Tansi ha capito, forse, che questa alleanza “s’ha da fare”, non c’è alternativa, sono gli eventi che lo dicono. E se si farà, così come avverrà, quello che è certo è che lui avrà un ruolo importante in un eventuale futuro governo regionale per dare il suo forte contributo alla crescita sociale ed economica di questa sfortunata regione. Il tutto salvo colpi di pancia dell’ultima ora. Che in questa situazione sono sempre dietro l’angolo.