Un anno fa, più o meno di questi tempi, venivano presentate le liste per le Regionali 2021. Il centrodestra ancora una volta partiva largamente favorito, esattamente come a gennaio 2020: al posto della povera Santelli c’era il fratello di Occhiuto ma per il resto tutto era praticamente uguale. E così Robertino e la sua corte invereconda di massomafiosi aveva vinto senza sforzi, lasciata libera di “lavorare” da Nicola Gratteri così com’era già accaduto alle ultime elezioni.
Fratelli d’Italia sul piano nazionale ha fatto un buon lavoro di opposizione e questo ancora oggi premia la Meloni nei consensi. Ma non si può dire lo stesso nella provincia di Reggio Calabria dove il partito ha collezionato (“grazie” all’abile Edmondo Cirielli ex commissario del partito) l’arresto di Sandro Nicoló, Domenico Creazzo e in ultimo l’iscrizione nel registro degli indagati con la pesantissima accusa di voto di scambio mafioso Raffaele Sainato, subentrato al posto di Creazzo ma che ha fatto in tempo a correre alla corte di Cannizzaro in Forza Mafia senza peraltro essere eletto.
Lo scorso anno il partito con l’ufficialità delle liste aveva realizzato un altro “capolavoro” (al contrario ovviamente) ossia candidare una della più strette amiche e donne di fiducia che il “Modello Reggio” avesse mai conosciuto. Parliamo di Giovanna Cusumano, da sempre vicina e fedelissima di quel Peppe Scopelliti condannato e arrestato (sta scontando ancora la pena in semilibertà) per il buco di bilancio famoso per gli anni del cosiddetto “Modello Reggio”.
La Cusumano, avvocato penalista, ha sempre avuto in questo mondo scopellitiano terreno fertile tanto che ormai è cosa risaputa che a Reggio, vista la sua candidatura, tutta la galassia che ruota intorno a Scopelliti si è messa al lavoro in cerca di consensi per strappare un posto all’interno del consiglio regionale proprio in quota Fratelli d’Italia che a Reggio ormai tutti chiamano Fratelli di ‘ndrangheta.
I vari Daniele Romeo, Peppe Agliano e altri ce l’hanno messa tutta per cercare consensi e centrare come fecero con Creazzo l’obiettivo quantomeno per rimanere a galla. La domanda sorgeva spontanea: come fa la zia di Federico Milia, “figlioccio” di Ciccio Cannizzaro che l’ha fatta eleggere al Comune con una marea di voti, a candidarsi in una lista diversa da quella di Forza Italia o al massimo dalla lista del presidente?
Tutti hanno sussurrato che dietro a questa candidatura si celasse un “cavallo di Troia” avallato dallo stesso gruppo scopellitiano e da Cannizzaro pronti a farsi gli affari propri… La Cusumano non fu eletta, ma ci arrivò vicino e infatti, ad un anno di distanza, ecco che viene rispolverata alla grande e viene messa addirittura al secondo posto nel listino dietro Fausto Orsomarso. E sapete che si dice in giro? Che se Fratelli d’Italia fa il “botto” al Senato con una percentuale tra il 23 e il 25% conquista due seggi del proporzionale e lascia col cerino in mano Mario Occhiuto, fratello di Robertino, amichetto stretto (a chiacchiere evidentemente) di Ciccio Cannizzaro. Tradotto in soldoni, votare Forza Italia alla Camera e Fratelli d’Italia al Senato. Come si dice sempre in questi casi, chi vivrà vedrà.