Ci aveva provato Roberto Occhiuto a interloquire con Giorgia Meloni, non solo per appianare quella che ormai è diventata una guerra senza prigionieri, ma anche per chiederle di inaugurare lei la campagna elettorale di Fratelli d’Italia in Calabria: il gancio definitivo con cui rifilare a Orsomarso un knock-out. Ma Giorgia non lo ha nemmeno preso in considerazione, facendogli sapere che non ha alcuna intenzione di incontrarlo. Neppure la mediazione del suo vecchio amico Giovanni Donzelli, uomo vicino a Meloni, ha funzionato: così Robertino si è dovuto “accontentare” proprio di Donzelli, con il quale condivide — diciamolo direbbe Ignazio La Russa — stile, movenze e certi atteggiamenti.
Ma Donzelli non può andare oltre: per ordine di Meloni. A Roma degli Occhiuto ne hanno abbastanza, e Giorgia non vuole averci a che fare. Li considera responsabili della grave spaccatura che si sta consumando dentro FdI. La prova? Stamattina a Feroleto, alla presentazione dei candidati di FdI, non erano presenti tutti i parlamentari – esclusa Ferro – eletti in Calabria: Orsomarso, Antoniozzi, Rapani, Nesci. Un’assenza tutt’altro che casuale: nessuno lo scrive, ma tutti l’hanno notata. Non c’erano alla presentazione dei loro stessi candidati: la delegazione parlamentare dà forfait proprio nel giorno più importante per il partito. E non c’è scusa che tenga: Faustino era in zona e gli altri non avevano nulla in agenda. Hanno scelto deliberatamente di non presentarsi: l’imbarazzo è troppo e la questione è diventata davvero dirimente per Faustino e compari.
A rimarcare la guerra tutta interna a FdI ci pensa Donzelli che, con nonchalance, non perde l’occasione per lanciare una bordata ai camerati assenti. Arriva quando elogia Wanda: «Quando l’ho chiamata per dirle che il partito le chiedeva di candidarsi, Wanda non ha detto una parola: ha detto “presente”. Ha dimostrato cosa voglia dire essere donne e uomini di partito, anche ad altri che magari non hanno avuto la stessa disponibilità. E questo conferma che Wanda è la miglior guida per Fratelli d’Italia in Calabria e il miglior punto di riferimento». Una zippa di quelle che contano, da leggere con attenzione.
È chiaro che Wanda, dopo essere “iuta appriassu” a Fausto facendo un sacco di cazzate, per salvarsi agli occhi della Meloni e non pagare le conseguenze dell’annunciata débâcle di FdI in Calabria, si è dovuta sacrificare e candidarsi, col rischio concreto di una pessima figura elettorale. Un rischio che però la mette al riparo dalle ire di Giorgia e dalla vendetta degli Occhiuto. Ora, nella barca, è rimasto solo Faustino: se non lancia al più presto un SOS, stavolta rischia davvero di affondare.









