Abbiamo atteso più o meno “fiduciosi” per tre settimane. Abbiamo atteso con speranza che uscisse fuori un “miracolo”. Per esempio, che la scontatissima rinuncia di Tridico al seggio in Consiglio Regionale la premiasse o magari che a compiere il “prodigio” fosse una provvidenziale ineleggibilità di Rosellina Madeo. O che spuntasse fuori qualche altro “magheggio”. E invece niente: oggi va in scena la proclamazione degli eletti al Consiglio Regionale e lei – mannaia ara culonna – non c’è. No: Madame Fifì, al secolo Enza Bruno Bossio, non c’è. Niente da fare: nonostante il battage pubblicitario, nonostante l’impegno della “perfida” Grippo, del “vruacculune” – altro che liuni… – del marito e di tutti i famigli della Corte, il “niracolo” non c’è stato. Madame Fifì è fuori dall’astronave di Reggio, fuori dalla Cittadella di Germaneto, fuori da tutto.
Insomma, è arrivato il bis del 2022: fuori dal Parlamento e ora fuori anche dalla Regione. Ma è mai possibile una cosa del genere? Ebbene sì, è possibile. Ma non dite che Madame Fifì e fuori da tutto, non è corretto, non è sincero. La verità è che adesso Madame Fifì è libera. Libera come l’aria che respira e come i resti del suo partito che schizzano qua e là in un caos che forse non ha precedenti, al punto tale che qualche giorno fa persino Lei, Madame Fifì, ha finito per ammettere che sì, forse, ha ragione persino Flavio Stasi. Sì, Madame Fifì è libera e ovviamente in tanti lo avevano previsto, al punto che il 4 ottobre nel corso della imponente manifestazione a Roma per la Palestina, dallo spezzone calabrese e soprattutto cosentino del corteo si era levato un grido che era tutto un programma ma che si è rivelato profetico: FREE FREE MADANE FIFI’… altro che Free Free Palestine. E se Madame Fifì finalmente è libera, tutto può accadere. Restate sintonizzati, ci sarà da divertirsi.









