Calabria 2025. Le mille prodezze di Sergio Ferrari, il “Cetto” di Cirò Marina: clientele a manetta e sfacciataggine senza confini

Sergio Ferrari da Cirò Marina ormai è diventato uno e trino: sindaco, presidente della Provincia e adesso persino consigliere regionale e forse addirittura assessore. Un trionfo che sembra molto simile a un delirio di onnipotenza ovviamente consentito da Sua Parassitanza Roberto Occhiuto.

Basta solo dargli un’occhiata per sorridere “amaramente”: Ferrari è il classico prototipo del politico “alla Cetto Laqualunque”: chiacchierato, fanfarone, intrallazzone, accriccato. Di tutto, di più. E finalmente anche dal suo paese arriva qualche “soffiata” che ci fa capire bene di chi e di cosa stiamo parlando.

Appena vinte le elezioni a Cirò Marina, dopo aver fatto gli accordi con l’onorevole Filippelli ha fatto inserire nei progetti Pnrr del Comune la figlia… Siamo quasi all’ordinaria amministrazione.

E la stessa cosa è accaduta con la nipote dell’ex tecnico Patanisi, al secolo Rosina Prato, con la moglie del tecnico Scarpelli ma solo per riportare alcuni nomi di gente che ha percepito soldi del Pnrr…

E vogliamo parlare anche del concorso fatto a Pallagorio? Sono passati tutti gli ex candidati di Ferrari. Alcuni non raccomandati non hanno ricevuto neanche la PEC per presentarsi…
E vogliamo parlare di Alfi Patrizio, nipote di Giuseppe Russo detto “pepp a vecchia” , ex consigliere di minoranza che ha già sistemato tutta la famiglia ovunque?

E del genero di Valente detto “sciascio” al quale Ferrari aveva già inserito la figlia in Comune e inserita anche nei centri aperti per gestire soggetti disabili tagliando i fondi all’Asp per darli ai privati? Beh, qui siamo proprio in perfetto “stile Occhiuto”, non c’è che dire. E per chiudere in bellezza come potremmo dimenticare la sorella Marinella Ferrari? Ora è dirigente senza concorso… Non vi sembra una bella storiella di Cetto Laqualunque?