OCCHIU’ FOR PRESIDENT, IN 4 ANNI PIU’ MINCHIATE CHE IN 40!!!
E’ difficile tenere il passo di Roberto Occhiuto. Non c’è nulla da fare, lui non ha bisogno di consulenti per l’immagine o società di marketing, a lui le minchiate nascono spontanee, a raffica. Una dopo l’altra, senza sforzo. E’ un professionista della minchiata. A sentire l’ultima: “i pessimisti criticano e gli ottimisti realizzano” perfino Antonio Gramsci si rivolta nella tomba e ci manda a dire che il pessimismo della ragione cresce a dismisura mentre l’ottimismo della volontà è sotto i tacchi con annessi e connessi. Qualcuno di quelli bravi spiegasse a Occhiu’ che Antonio Gramsci non era l’ultimo cantante, regista o attore con cui farsi un bel selfie.
Ma vediamo insieme Occhiu’ che ha realizzato in 4 anni nella sua Calabria dello Spettacolo.
– Occhiu’ in 4 anni si è fatto un selfie con Bob Sinclar, Francis Ford Coppola, Rino Gattuso, Marco Liorni, i Bronzi di Riace, Amadeus, Kevin Costner, Eddie Wilson della Ryanair, Roby Facchinetti, Lino Banfi, Russell Crowe, Susan Sarandon, eccetera, eccetera. E noi calabresi paghiamo fior fiore di cachet ai divi holliwodiani. Una presidenza in vacanza e niente nuovo che avanza.
– Occhiu’ in 4 anni ha sponsorizzato, ingrandito, gonfiato il MAGNA MAGNA GRAECIA FILM FESTIVAL dell’amico GianMelo Casadonte. Il Festival del cinema dove non si ricorda un film in prima visione dalla sua nascita e dove vige la regola del chiacchiericcio tra pochi intimi. Quest’anno abbiamo avuto anche il debutto della politica con Robertino Occhiuto ospite finale per lanciare la sua campagna (?!?) elettorale.
-Occhiu’ in 4 anni ha sponsorizzato i grandi eventi culturali e artistici con centinaia di migliaia di euro. Lo scopo era anche qui quello della promozione turistica. Si fosse visto un turista, venuto per queste occasioni. Manco a pagarlo.
– Occhiu’ in 4 anni ci ha regalato, attraverso la Calabria Film Commission, un’opera d’arte unica: i fondali della nuova serie Sandokan pagandoli 560 mila euro. Non contento ha contribuito alla realizzazione della prima serie di Sandokan con quasi un milione di euro. E tra poco arriverà la seconda. Non solo, abbiamo acquistato anche tre sedie d’autore pagandole circa 15 mila euro cadauna. Abbiamo anche un’opera audiovisiva unica per il modico valore di euro 100 mila. Insomma con Occhiuto la cultura dilaga e la Calabria è un Museo a cielo aperto. Piovono polpette, pardon soldini, su tutti. A proposito come mai il sito della Calabria Film Commission non aggiorna piu’ il sito degli acquisti e delle sovvenzioni dai primi di luglio? Sono bloccati dalla fifa della magistratura oppure aspettano il termine delle elezioni per aggiornarci sui movimenti fatti in queste settimane di campagna elettorale?
– Occhiu’ in 4 anni ci ha regalato due Capodanni Rai in diretta da Crotone e Reggio Calabria. Il terzo – chissà – ci verrà annunciato in piena campagna elettorale per spostare qualche voto a Cosenza o a Catanzaro. L’anno che verrà ci ricorda tanto il detto “un giorno da leone e una vita da c……”. Eh sì, perché per un giorno di attenzione mediatica che si riduce a poche ore la sera del 31 dicembre abbiamo regalato fior di milioni alla Rai.com tra spettacolo e promozioni varie. Per non parlare delle spese organizzative e promozionali. Il Capodanno Rai non ha portato nessuno aumento del turismo nella nostra regione. Al cospetto dei milioni spesi solo qualche turista la notte del 31 dicembre negli hotels e nei B&B locali. Piu’ che promuovere la Calabria, il Capodanno è servito a promuovere l’immagine (?!?) di Occhiuto. Che si crede fico… ma è tutta apparenza… lo dice anche la moglie di Posteraro. Intelligenti pauca.
– Occhiu’ in 4 anni ci ha regalato due Vinitaly and the City a Sibari e un Merano wine Festival Calabria a Ciro’. Piu’ che due festival del vino sono stati festival a rimpinguare le casse della Fiera di Verona e dell’associaizone Winehunter. Con Occhiuto siamo diventati sempre piu’ una colonia del Nord Italia e della Padania. Vedi la grande idea del Palaghiaccio alla Stazione FFSS di Milano realizzata con i nostri soldi, oltre due milioni di euro. I milanesi ancora ridono…
– Occhiu’ in 4 anni ci ha regalato stand fantasmagorici e super tecnologici in tutte le centinaia di fiere dove la Calabria espone. Si va dalla mitica Bit di Milano, la fiera internazionale del turismo, al Vinitaly a Verona e così via. Centinaia di migliaia di euro spesi oltre che per attrarre qualche buyer internazionale, soprattutto per la vanagloria di Occhiu’, di Gallo cedrone, e di Giovanni G (C)alabrese quello con la zeppola alla Gianni Agnelli. E la Calabria paga.
-Occhiu’ in 4 anni ha talmente rincoglionito noi calabresi che ad un certo punto tutti pensavamo che gli incendi boschivi e la lotta ai piromani e agli incendiari fosse stata vinta grazie al grande intuito di Occhiu’ che ha accattato 25 droni con cui giocare dalla control room predisposta a Germaneto. Per non dire dei battelli ecologici che ci dovevano ridare un mare trasparente e limpido. Un mare da favola. E i calabresi pagano.
Naturalmente tutte queste cose in 4 anni le abbiamo scritte solo noi, urlando spesso nel deserto. L’opposizione era attovagliata in ben altro. La gran parte della stampa pensava a qualche inserzione pubblicitaria e promozionale. Adesso dal centrodestra ci si indigna di fronte alla possibilità di introdurre un reddito di cittadinanza o di dignità, peraltro impossibile da realizzare. Che spreco, signori miei. Si sa che per lor signori i soldi pubblici vanno spesi sempre ed esclusivamente a vantaggio dei loro amici e dei potenti. Se Tridico vuole realizzare il reddito ce n’è sprechi da tagliare… Ma siamo sicuri che la CALABRIA DELLO SPETTACOLO DI ROBERTO OCCHIUTO qualcuno nel cosiddetto campo progressista non la vorrà mantenere e rinforzare? Tridico, se ci sei batti un colpo. Facci sapere se il Capodanno di Occhiuto verrà sostituito dal Capodanno di Tridico o di qualche assessore piddino al Turismo. Attendiamo risposta. La Calabria non ha bisogno solo di un cambio al timone ma ha bisogno di una vera rivoluzione politica, culturale e sociale. E se il buongiorno si vede dal mattino, Tridico puzza di… Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio e dei loro giuappi di cartone dalla testa ai piedi (per quelli poi c’è Gargamella, il genio del pallone).









