Calabria 2025. Pignataro ribadisce e rilancia: “Flavio Stasi la prima scelta di Avs. La Calabria merita una candidatura forte”

Fernando Pignataro, segretario regionale di Sinistra Italiana, non fa marcia indietro. Anzi, rilancia. Dopo la diffusione del controverso vocale di oltre 11 minuti inviato su una chat interna di partito, che ha agitato le acque nel campo progressista calabrese, chiarisce: “Rivendico ogni parola detta, chi ha tradito la fiducia del gruppo è già stato escluso dalla chat”. Secondo il dirigente AVS, la fuga di notizie è stata orchestrata da chi, per delusione o convenienza, avrebbe cercato di danneggiare il partito in un momento delicato.

“La mia colpa? Credere nella democrazia interna

Pignataro si difende dalle critiche con una dichiarazione che suona quasi come un manifesto: “L’unico errore che posso riconoscermi è quello di avere un alto senso della democrazia interna. Io informo regolarmente il gruppo dirigente sulle valutazioni politiche in corso, anche in forma diretta”. Il segretario accusa chi ha divulgato il vocale di averlo fatto con fini giornalistici, definendo il gesto un attacco politico mascherato.

Scuse a Irto, ma il nodo politico resta

Pur ribadendo la propria posizione, Pignataro apre a una riconciliazione con il Partito Democratico e con Nicola Irto in particolare: “C’è stima e lealtà, nessuna antipatia personale. Se qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso”. Tuttavia, tiene il punto sul merito della discussione: “Il veto sul nome del candidato non è il problema. Il tema è come si costruisce una coalizione solida, evitando spaccature come quelle del secondo governo Prodi”.

Calabria, tocca a noi. Basta giochi di potere

Il leader di Sinistra Italiana è netto: “La titolarità della proposta per la presidenza della Regione spetta ad AVS”. La posizione si fonda su una lettura nazionale, per cui AVS avrebbe già mostrato responsabilità in Sardegna e Campania. Ora, dice Pignataro, “è il turno della Calabria“. E i nomi messi sul tavolo sono tre, ma uno su tutti emerge come favorito: Flavio Stasi.

Flavio Stasi è il nostro candidato: giovane, vincente, radicato

Pignataro non ha dubbi: “Stasi è la candidatura più forte e credibile. È giovane, ha sconfitto la destra due volte a Corigliano-Rossano, guida la terza città della regione, ed è un amministratore capace”. Secondo il segretario di SI, intorno a lui c’è entusiasmo trasversale e un sostegno crescente da parte di decine di sindaci del centrosinistra, pronti a schierarsi apertamente.

Anche i sondaggi – pur non citando fonti precise – darebbero il centrosinistra in svantaggio di appena quattro punti. “Ma in una campagna elettorale vera, con un “cavallo di razza” come Stasi, quei punti si recuperano. Anche grazie ai giovani, che sono la vera chiave di svolta”, afferma Pignataro.

Nessun veto a Tridico, ma serve chiarezza

Sul nome di Pasquale Tridico, europarlamentare M5S proposto come alternativa, Pignataro esprime rispetto: “È un candidato autorevole, che ha fatto tanto anche per avvicinare il M5S alla sinistra europea. Ma ha dichiarato pubblicamente la propria indisponibilità. E allora non possiamo girare intorno al problema”.

Un tavolo unito per una vittoria possibile

Il messaggio finale di Pignataro è rivolto all’intera coalizione di centrosinistra: “Serve coesione, non si può fare campagna elettorale con logiche di tatticismo interno. Quella di Stasi non è una candidatura imposta, ma una proposta condivisa e radicata, capace di parlare anche ai moderati“.

E conclude: “Abbiamo la possibilità di giocare una partita vera. Non perdiamola per veti o ripicche. La Calabria ha bisogno di una guida diversa e pulita. Noi siamo pronti”.

Orrico (M5s): “No comment sull’audio”

Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle in Calabria, ha dichiarato all’Ansa di non voler entrare nel merito del vocale attribuito a Fernando Pignataro, definendolo una chiara violazione della privacy. A suo avviso, si tratta di questioni interne a un partito che non meritano spazio nel dibattito pubblico. Orrico preferisce focalizzarsi sulla costruzione di una coalizione di centrosinistra forte e alternativa alla destra, criticando il presidente Occhiuto per la sua gestione della Regione, definita arrogante, poco rispettosa verso i calabresi e priva di risultati concreti dopo cinque anni di governo. Secondo Orrico, il tema centrale deve essere il futuro politico della Calabria, non le polemiche interne ai partiti.