Calabria 2025. Sanità privata padrona assoluta bipartisan. Quattro “boss” in campo con la destra e due con la sinistra

Diciamocelo francamente: per intere giornate i discorsi sulla sanità hanno fatto scompisciare dalle risate migliaia e migliaia di calabresi che non sono andati a votare le pagliacciate della “delfina” di Tridico tale Vittoria Baldino e del compare di Occhiuto, tale Caputo Pierluigi, rispetto alla sanità privata. Ormai lo sanno tutti: i boss delle cliniche private sono stati ampiamente rappresentati in entrambi gli schieramenti, dall’alto della loro infinita potenza economica. Eppure, questi soggetti si rinfacciano l’uno con l’altro le loro “vergogne” facendo finta di non accorgersi che sono perfettamente uguali. Nessuna differenza.

I motivi sono facilissimi da spiegare ai calabresi, che in realtà li hanno già capiti e non si fanno certo impressionare dalle chiacchiere della peggiore politica che sia mai esistita in Calabria – moccivo’ – negli ultimi 40 anni e senza distinzione di colore.

Caputo, tra l’altro, attraverso i traffici del padre Carmelino “re” delle false invalidità civili, è legato a doppio filo al famigerato Carmine Potestio, ras dell’Amni (la sigla dei mutilati e degli invalidi piegata al ladrocinio…) e razziatore di milioni e milioni di fondi pubblici. Eppure con la sua faccia di bronzo afferma: “… il centrosinistra ammetta che il primo gruppo regionale della sanità privata è proprio a sostegno di Pasquale Tridico, con una candidata inserita nelle liste a suo supporto…”.

La Baldino ribatte: “Il vicepresidente del Consiglio regionale Caputo, che sembrerebbe essere molto vicino a Potestio, noto imprenditore della sanità privata, si mostra più sollecito a raccogliere le dettature del portavoce del futuro ex governatore Occhiuto piuttosto che a rispondere ai calabresi. I cittadini più che bisogno di polemiche, hanno bisogno di risposte chiare”.

Ora, al di là delle chiacchiere di queste due mezzecalzette della politica come li avrebbe definiti il vecchio Mancini, è arrivato il momento che qualcuno ricordi ad entrambi qual è lo stato dell’arte della sanità privata padrona incontrastata delle liste di entrambi gli schieramenti.

Caputo si riferisce alla candidata – purtroppo eletta – Filomena iGreco, alias Filomena ‘a tamarra, first lady del gruppo iGreco, titolare di 5 cliniche a Cosenza, che fa parte della lista Tridico Presidente e sta lì, purtroppo per il tenero Pasquale, a dimostrare che il centrosinistra predica bene ma razzola malissimo. E non è finita qui, perché Caputo non ha inserito nella “lista” un altro soggetto che aleggia su molti candidati del centrosinistra e in particolare su Enza Bruno Bossio, e che risponde al nome di don Pierino Citrigno, anche lui titolare di 5 cliniche e in più anche di 3 centri diagnostici. Il Gruppo Citrigno è legato da decenni a Nicola Adamo e a Enza Bruno Bossio e al Pd in tutte le sue evoluzioni e di conseguenza non scopriamo certo l’acqua calda quando affermiamo che la sanità privata è largamente rappresentata dentro il centrosinistra.

Quanto ai boss della sanità privata che fanno parte della coalizione di centrodestra l’elenco è ancora più lungo e non si ferma certo al solo Potestio. Ci sono infatti la figlia di Claudio Parente, che tra cliniche e Rsa ha ben 12 (dodici!) strutture private in giro per le province di Catanzaro e Cosenza; la figlia del senatore Piero Aiello, che è organica insieme a tutta la sua famiglia agli astri nascenti della sanità privata ovvero i fratelli Baffa’s di Cotronei; e, dulcis in fundo, non poteva mancare anche la tenera Luciana De Francesco, che altri non è che la nuora del famigerato Ennio Morrone il mammasantissima di Cosenza, oggi titolare di una sola clinica ma che fino all’altro ieri ne aveva tre, prima di cederne due al gruppo iGreco.

Dunque, facendo una semplicissima addizione abbiamo che 4 boss della sanità privata hanno scelto il centrodestra e due il centrosinistra. Ma i due della “sinistra”, con decenza parlando, quando si tratta di addizionare i milioni che prendono dal loro “finto nemico” Occhiuto, arrivano più o meno alle stesse cifre di Potestio, Baffa e Parente, che sono i capifila della finta fazione opposta. Questo è lo stato dell’arte: centrodestra e centrosinistra sono impelagati fino al collo negli affari della sanità privata ma si accusano l’uno con l’altro. E poi si lamentano se i calabresi non vanno a votare… E che devono fare? Continuare ad ascoltare chiacchiere senza vergogna?