Eravamo a novembre del 2020, ancora in piena emergenza Covid, e sul momento, quando ci avevano detto della dichiarazione di Eugenio Gaudio a Repubblica, pensavamo ad uno scherzo e invece era tutto vero. Eugenio Gaudio, illustre medico cosentino, all’epoca rettore dell’Università La Sapienza di Roma, era il commissario alla sanità calabrese designato dal governo Conte e aveva addotto come motivazione per il suo gran rifiuto, la volontà di sua moglie di non trasferirsi a Catanzaro…. A distanza di qualche anno, lo stesso Conte aveva designato Pasquale Tridico come candidato presidente della Regione Calabria e dunque – di riflesso -, almeno nei suoi auspici, prossimo commissario alla sanità calabrese. E – incredibile ma vero – anche lui aveva detto al “capo” che la moglie non si voleva trasferire a Catanzaro…
Sì, c’era scritto proprio così sia nel 2020 sia qualche settimana fa e allora – oggi come ieri – la lampadina ci ha messo solo qualche giorno a mettersi in moto perché – lo abbiamo scritto ormai tante volte – quando la tragedia si ripete, diventa farsa. E così ci siamo ricordati di quel film con Alberto Sordi dal titolo “Il Boom”, di Vittorio De Sica (soggetto e sceneggiatura di Cesare Zavattini) nel quale, a un certo punto, Sordi, il protagonista, fa la fatidica proposta alla moglie.
“Cara… ma se io ti dicessi cambiamo vita… andiamo giù, andiamo a vivere a Catanzaro…”.
Ecco, la farsa è servita. Gaudio e Tridico come Sordi: eh sì, perché anche la moglie di Sordi, come la moglie di Gaudio e quella di Tridico, aveva detto no alla volontà del marito. E la tragedia diventa ancora farsa. Perché stavolta Conte l’ha spuntata ma sapete perché? Perché ha detto a Tridico di dire alla moglie che non c’è problema: perderà al cento per cento. E allora facciamoci una risata… Basta guardare lo spezzone caricato all’epoca da Catanzaro in Movimento. CLICCA QUI PER GUARDARE ALBERTO SORDI (https://m.facebook.com/watch/?v=1876219595771781&_rdr)
