Reggio. Che ci fanno Nino Caridi e la sorella di Cannizzaro alla cerimonia religiosa del Consiglio regionale?

A Reggio Calabria, dopo gli anni della pandemia, c’è festa grande per la festa della Madonna della Consolazione. Alla processione di ieri hanno partecipato decine e decine di migliaia di fedeli e finanche il consiglio regionale è sceso in campo per l’omaggio al Sacro Quadro con tanto di piccola cerimonia davanti a Palazzo Campanella.

Il presidente del Consiglio, il leghista Mancuso, notoriamente catanzarese, non s’è presentato e ha delegato il consigliere di Forza Italia Giuseppe Mattiani a rappresentarlo e fin qui niente di strano. Quello che proprio non è andato giù ai reggini onesti invece è stato il “bestiario” che ha fatto da contorno a Mattiani. Nella foto che pubblichiamo, da destra verso sinistra è riconoscibilissimo Nino Caridi, idraulico e consigliere comunale di Reggio, chiacchieratissimo in tutta la città perché pare che dei 1200 voti raccolti molti siano riconducibili ad alcune cosche della zona sud della città (rioni Modena-San Giorgio-San Sperato-Ciccarello). Ma Nino Caridi è stato anche capo elettore di Mattiani a Reggio città per la Regione, ovviamente…
E non è finita qui. Accanto a Nino Caridi, vestita in celeste, troviamo Sabina Cannizzaro, sorella di Ciccio “bummino” Cannizzaro, che con una spregiudicata operazione dal Comune di Reggio è riuscita a trasferirsi senza avere titoli e requisiti al Consiglio regionale, diventato ormai “Casa Cannizzaro”, dal momento che la vicepresidente è la cugina di Ciccio e Sabina (https://www.iacchite.blog/reggio-si-scrive-regione-si-legge-casa-cannizzaro-ecco-la-calabria-che-non-taspetti/).

Accanto alla Cannizzaro c’è invece la moglie di Nino Caridi, che è stata nominata nella struttura di Mattiani per ripagare i voti delle cosche di Reggio Calabria… Queste sono oggi le istituzioni al consiglio regionale… 

Molti reggini ci hanno mandato pressanti messaggi per protestare contro la presenza della Cannizzaro, della moglie di Nino Caridi e di Caridi stesso in un momento così importante per la città di Reggio. Non ci sono confini alla faccia tosta di certa gente che non perde occasione per rendersi “visibile”. Ma del resto, dopo la pagliacciata dei colpi di pistola alla segreteria di Ciccio Cannizzaro, a Reggio tutto è consentito. Almeno fino a quando qualcuno non deciderà di intervenire seriamente.