Omicidio a Dinami, anche il padre di Morfei vittima di un agguato nel ’98: indagini alla Dda?

Si ritorna a sparare nel territorio delle Preserre. Questa volta a perdere la vita è stato il giovane Alessandro Morfei, un agricoltore del posto che proprio ieri avrebbe compiuto trent’anni. L’agguato ai danni di Morfei è avvenuto venerdì scorso intorno alle 22 in località “Eremo di San Francesco”, frazione Monsoreto, sulla Strada provinciale 10 che conduce alla cittadina di Dinami.

Il giovane, che in quel momento sembra stesse facendo rientro a casa, proprio mentre percorreva la strada a bordo del suo trattore, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni all’addome, al torace e alla schiena, da distanza ravvicinata. Ad agevolare i killer, sicuramente, l’oscurità e il fatto che la zona in cui è avvenuto l’agguato è molto isolata. Immediato è stato l’allertamento dei soccorsi. Sul posto i Carabinieri di Serra San Bruno e il 118 dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. L’agricoltore risultava essere ancora in vita al momento dell’arrivo dell’ambulanza, ma le sue condizioni sono risultate essere, sin da subito, molto gravi. Nonostante il trasferimento d’urgenza presso il nosocomio del capoluogo per Morfei non c’è stato niente da fare e il giovane è deceduto intorno alle 23,30.

Le indagini sono portate avanti dal Comando provinciale dei carabinieri, sotto l’egida del colonnello Luca Toti, con il coordinamento della procura di Vibo guidata da Camillo Falvo. Gli inquirenti hanno sin da subito attivato una massiccia attività investigativa per scandagliare le relazioni dell’uomo e capire quale sia stato il movente. Già nella stessa nottata di ieri i militari della Compagnia hanno passato al setaccio tutto il territorio effettuando numerose perquisizioni domiciliari a soggetti del posto noti alle forze dell’ordine o che comunque potessero avere una qualche relazione con lo stesso. Nessuna pista è stata esclusa al momento dagli inquirenti che stanno altresì raccogliendo le testimonianze di amici e parenti.

Alessandro Morfei era pregiudicato per reati legati a droga e armi e il padre era rimasto vittima di un agguato nel lontano 1998. Al momento vige il massimo riserbo sulle indagini e la competenza potrebbe passare presto alla Dda di Catanzaro… Fonte: Gazzetta del Sud