Calabria 2026/27. Avs spinge per Stasi presidente, il M5s ci pensa seriamente e Bevacqua e Iacucci sperimentano il “Forza Pd” con Occhiuto ad Aiello

Da domani inizia una settimana cruciale sul fronte delle schermaglie all’interno del cosiddetto “campo largo” del centrosinistra per individuare il candidato presidente alla Regione. Avs e M5s sono particolarmente attivi e per questa settimana sono annunciati due eventi di una certa importanza.

Domani scende in Calabria il segretario nazionale Nicola Fratoianni, che ha convocato una conferenza stampa per le ore 16 al Grand Hotel Lamezia. “Saranno presentati e salutati – si legge in una nota – i nuovi ingressi che si stanno registrando in tutto il territorio regionale, delle tante personalità politiche ed istituzionali, delle compagne e compagni che hanno deciso di condividere un percorso politico in una forza della coalizione progressista che incarna i valori più autentici e le battaglie per i diritti e la dignità, che sono propri della Sinistra del nostro Paese. La conferenza stampa sarà l’occasione per fare il punto sulla fase politica, sulle vicende internazionali e sulle battaglie parlamentari che AVS sta conducendo negli ultimi mesi, sulle vicende che interessano la Calabria, sulle iniziative messe in atto e quelle che organizzeremo nei prossimi mesi…”. 

Tra i nuovi ingressi c’è sicuramente quello già trapelato di Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale ex De Magistris, ma non si escludono altre sorprese. Quanto al candidato presidente, da tempo si dice che Avs sia propensa a puntare sul sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, sia in caso di adesione al partito sia in caso contrario. E le possibilità che Avs spinga a fondo per Stasi sono sempre più alte, anche se non dovesse rappresentare tutta la coalizione. 

Da Avs al M5s. Tra i pentastellati calabresi c’è fermento per il cosiddetto grande evento regionale di venerdì 18 luglio prossimo, organizzato e promosso dal Gruppo europeo The Left, dal titolo “Solidarietà e Legalità” che si terrà proprio a Corigliano-Rossano, in piazza Steri, a “casa” di Flavio Stasi, che ovviamente sarà presente. Una serata di politica e consapevolezza alla quale interverranno l’europarlamentare Pasquale Tridico, il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri ed il direttore del Fatto Quotidiano on-line, Peter Gomez.

L’annuncio del “grande evento” ha allarmato i detrattori di Gratteri, che vedono nella manifestazione addirittura una clamorosa incoronazione del magistrato a candidato del… centrosinistra nonostante sia pacchianamente destrorso. Ma prevalgono le tesi di chi vuole invece vedere una spinta verso l’ascesa di Flavio Stasi alla candidatura alla Regione anche in quota pentastellata. E, giusto per dovere di cronaca, c’è anche chi crede che il M5s possa avere un candidato “autonomo” (che però non è Tridico, il quale ha già annunciato più volte che non si candiderà): insomma tutto e il contrario di tutto, come spesso accade in Calabria.

Per quanto se ne sa, il M5s, se dovesse piazzare, come sembra sempre più probabile, Roberto Fico a candidato governatore in Campania, non dovrebbe avere pretese di guidare la coalizione in Calabria. E c’è chi dice, tra i tanti osservatori e commentatori, che in questo caso la Calabria diventerebbe “contendibile”, e da questo punto di vista al Pd arriverebbe una “minaccia” proprio da sinistra. E non sarebbe certo un caso che qualche mese fa, proprio in Calabria, uno dei leader di Avs con Fratoianni, Angelo Bonelli, senza mezzi termini abbia detto che Avs è pronta a proporre per la Calabria un proprio nome alla coalizione come candidato presidente della Regione. Tra l’altro, non è un mistero nemmeno il fatto che Avs sembra dialogare con il M5s con molta più facilità che non con il Pd, impastoiato dalle correnti interne. Insomma, per farvela breve, sono in molti a ritenere che Avs e M5s stiano spingendo forte per la candidatura di Flavio Stasi.

Ed eccoci al Pd. L’iniziativa della settimana è in programma per mercoledì 16 luglio ad Aiello Calabro, meglio nota come “Iacucci City”, dal momento che è la roccaforte oltre che il paese natale del consigliere regionale piddino Franco Iacucci. Insieme a Bevacqua, il soggetto rappresenta una delle correnti più forti del partito, capace – giusto per fare un esempio – di imporre il segretario provinciale a Cosenza “buggerando” addirittura Nicola Adamo e la moglie. Ma Bevacqua e Iacucci sono fortemente trasversali e per l’attesa inaugurazione del Castello di Aiello hanno invitato come “special guest”… Roberto Occhiuto.

Non scopriamo certo l’acqua calda affermando che tra Bevacqua, Iacucci e… Occhiuto c’è grande feeling. Abbiamo già avuto modo di verificare come a “Iacucci City” la vicesindaca è Olga Terranova, mamma del professore Andrea Bruni, uno dei “pupilli” di Occhiuto finiti nel mirino della procura di Catanzaro per truffa. E tutti sanno che l’opposizione dei due consiglieri del Pd in Regione è, a dir poco, blanda e inconsistente. In sostanza, Robertino ad Aiello non solo è il benvenuto ma è proprio di… casa e sui rapporti trasversali tra Forza Italia e Pd proprio qualche giorno fa anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha svelato una delle teorie che gira in questi giorni, che non è per niente campata in aria.

La probabile scesa in campo di Pier Silvio Berlusconi spariglia decisamente le carte. Il rampollo di Silvio “… dà ordini e pagelle ai massimi dirigenti di Forza Italia – che governa lo Stato di cui Mediaset è concessionaria e che i B. tengono in vita con donazioni, più le fidejussioni che garantiscono i debiti di quasi 100 milioni – affinché facciano quello che dice lui, in attesa che ne assuma il comando quando gli girerà di farlo. E naturalmente potrà farlo grazie alla finta legge sul conflitto d’interessi varata dal genitore tramite l’apposito Frattini e alla complicità del centrosinistra che si guardò bene dal farne una decente e di applicare la legge Scelba del 1957 sull’ineleggibilità dei titolari di concessioni pubbliche. Il tutto – tocco di classe finale – mentre sta presentando i palinsesti delle sue tv. Ma nessuno nota la mostruosa abnormità della scena e tutti la commentano come se fosse normale. Gli stessi che da mesi spiegano agli americani i conflitti d’interessi di Trump e Musk (che peraltro non posseggono tv e ora litigano pure) fingono di non vedere il nostro, come se dopo 31 anni si fosse prescritto…”. 

Ma il passaggio più forte è quello che segue: C’è pure qualche sincero democratico che sorvola perché sogna l’ammucchiata Forza Pd contro i “populisti”, come se uno che dà la la scaletta al vicepremier e ministro degli Esteri Tajani e fulmina lo Ius scholae tra un commento su Ilary Blasi e uno su Diletta Leotta non fosse il recordman mondiale del populismo…”. 

Insomma, qui in Calabria, dove siamo avanti…, l’ammucchiata Forza Pd non solo procede più o meno sottotraccia da decenni ma la si vede ormai anche alla luce del sole e potrebbe rappresentare una clamorosa variante, grazie alla spaccatura del centrodestra calabrese, rispetto al candidato ufficiale che la coalizione destrorsa potrebbe mettere in campo. Tradotto in soldoni, qui nessuno si scandalizzerebbe se il Pd si mettesse a fare da “stampella” a un Robertino Occhiuto (o a un altro soggetto utile alla causa, ché Bevacqua e Iacucci giocano con almeno tre mazzi di carte) candidato fuori dalla coalizione ufficiale del centrodestra. Ce n’è per tutti i gusti e ognuno sta facendo il proprio gioco: intanto ci prepariamo a questa settimana cruciale, vedremo insieme cosa ne uscirà fuori e poi trarremo le prime conclusioni.