Calabria. Affari e Bonifica, liquidazione vecchi Consorzi: la truffa del Gallo è servita

Dopo tante peripezie e dopo che il duo delle Meraviglie Gallo-Occhiuto hanno messo finalmente le mani su quelli che erano i Carrozzoni del Consorzi di Bonifica calabresi creando un solo ed unico Carrozzone al servizio dell’assessorato dell’Agricoltura e della sua cricca, si sta finendo di consumare la truffa epocale dei Consorzi. Difatti, i commissari liquidatori nominati sempre dal duo delle meraviglie attraverso il servo sciocco Giovinazzo (segnalato dall’Anticorruzione e indagato dalla Procura di Reggio Calabria), stanno ultimando l’elenco dei debiti e dei crediti dei disciolti Consorzi di Bonifica. Di debiti ne troviamo a iosa per milioni e milioni di euro: fornitori; INPS; Agenzia delle Entrate, dipendenti che non hanno percepito il TFR. Di crediti pochi: solo i ruoli di dubbia riscossione senza parlare dello scandalo che hanno perpetrato i vecchi commissari liquidatori rinunziando ai crediti che i Consorzi vantavano nei confronti della Regione Calabria, che speriamo siano oggetto di attenzione della magistratura penale.

Indovinate a chi faranno pagare questi debiti gli sciallisti professionisti? Ve lo diciamo noi: agli agricoltori, che si vedranno aumentare a dismisura i tributi consortili e con sempre più disservizi dovuti all’accentramento degli uffici a Catanzaro.
Altra categoria che subirà la truffa saranno i fornitori che non vedranno mai più i loro soldi. In ultimo lo Stato: anch’esso non vedrà un soldo di contributi non pagati, tasse non versate per decine di milioni di euro a frante di erogazione di pensioni e disoccupazioni elargite negli anni. Gli unici che ci hanno guadagnato sono alcuni nullafacenti dipendenti che grazie al loro lecchinaggio hanno guadagnato posizioni e aumenti di stipendi che in 20 vite non sarebbero riusciti ad avere…
Gallo e Occhiuto come sciallisti sono dei fenomeni che rasentano il paranormale ma gli elettori calabresi oramai lo sanno e li hanno anche trombati in varie maniere alle ultime elezioni. Insomma, la Calabria li ha sgamati, ora speriamo che si muovano i magistrati. Di notizie di reato ce ne sono a bizzeffe.