Calabria, assalto alla Cittadella. Elezioni entro tre mesi dallo scioglimento del Consiglio regionale

Cosa accade in caso di improvvise dimissioni di un presidente della Regione. Caso che interessa direttamente la Calabria dopo l’annuncio delle dimissioni di Roberto Occhiuto.

Nel caso specifico della Calabria, è utile comprendere cosa prevede lo Statuto regionale e quali sono i passaggi che disciplinano il passaggio di poteri e l’organizzazione dell’amministrazione regionale durante il periodo di transizione.

La continuità del Governo Regionale

In caso di dimissioni volontarie del presidente della Regione Calabria, lo Statuto regionale stabilisce che la Giunta regionale rimane in carica per l’ordinaria amministrazione fino alla proclamazione del nuovo presidente. Questo periodo di “ordinaria amministrazione” implica che la Giunta continuerà a gestire gli affari correnti senza adottare decisioni politiche di rilevanza straordinaria che potrebbero influenzare l’orientamento della nuova amministrazione.

Le Elezioni e il ruolo del Consiglio Regionale

Lo Statuto regionale prevede che, in caso di dimissioni del presidente, si proceda a nuove elezioni sia per la carica di Presidente della Giunta che per il Consiglio regionale. La legge 108/1968 stabilisce che il termine per l’indizione delle nuove elezioni è fissato entro tre mesi dallo scioglimento del Consiglio regionale. Questo significa che, una volta sciolto il Consiglio, il procedimento elettorale deve avvenire in un lasso di tempo relativamente breve per garantire la continuità democratica e amministrativa.

Nel caso delle dimissioni di Roberto Occhiuto, le elezioni per il nuovo presidente e il rinnovo del Consiglio regionale dovranno avvenire entro il mese di ottobre al massimo novembre dando così il via alla fase di transizione e alle consultazioni elettorali necessarie per formare il nuovo governo regionale.