Calabria. Cannizzaro, Occhiuto e gli idonei al concorso scuola 2023 che continuano ad essere ignorati

Ciccio Cannizzaro, deputato di Forza Italia e uomo forte del partito in Calabria, ha fatto il pieno nella recente Manovra di bilancio. Mentre a livello nazionale si parla di risorse scarse, lui è riuscito a portare a casa una serie di finanziamenti per il territorio.

Ecco nel dettaglio, caro direttore, che  cosa ha ottenuto Cannizzaro:

50mila euro per Deafest 2025, un festival delle tradizioni della Vallata del Gallico, a che cosa servono se lo è chiesto tutta Italia e il partito stesso.

100mila euro per il Roccella Jazz Festival. A che cosa servono fattivamente?

3,8 milioni per la Vallata del Gallico.

10 milioni di euro per l’assunzione di settanta  lavoratori socialmente utili.

4 milioni di euro in tre annidestinati al progetto “Campus universitario del Mediterraneo”.

Un emendamento per i tirocinanti.

Dove sono finiti gli idonei del concorso scuola 2023? Mentre si trovano milioni per festival e manifestazioni – alcune utili, altre decisamente meno – c’è una categoria che viene sistematicamente ignorata: gli idonei al concorso scuola 2023. Persone qualificate, che hanno superato una selezione pubblica e che si ritrovano senza certezze occupazionali. La situazione è addirittura grottesca: mentre il primo concorso non è ancora concluso, è già in partenza un secondo concorso -fotocopia, uno spreco clamoroso dei fondi PNRR, con i vincitori del primo ancora a casa senza una cattedra.

In tutto questo, Cannizzaro e Occhiuto, che in Calabria governano, non hanno speso una parola. Eppure, parliamo di una regione povera, dove ogni posto di lavoro conta, dove il precariato è una piaga sociale. E allora chi si sta muovendo? Deputati come Nicola Irto (Pd) e Riccardo Tucci (M5s), che – informati di un emendamento presentato dal sindacato Anief a favore di questi precari – si sono attivati immediatamente, con altri parlamentari. Ma chi gestisce  la Calabria resta in silenzio. E mentre gli  idonei calabresi restano senza risposte, i milioni continuano a scorrere verso eventi, festival e operazioni di facciata. Come si può accettare tutto questo? Come può un’intera classe politica voltarsi dall’altra parte, mentre centinaia di lavoratori vedono il loro futuro calpestato?

La Calabria non è terra di festival e passerelle. È una terra che ha bisogno di lavoro vero, di stabilità, di politiche serie per l’istruzione. Invece, si continuano a spendere soldi per eventi e manifestazioni che servono a pochi, pochissimi eletti. Occhiuto e Cannizzaro imponetevi e fate sostenere questa mozione. Imponetevi e chiedete di fare abilitare questi giovani, padri, madri di famiglia con corsi  a numero aperto senza continuare a farli vivere da dannati. Così si è definito un gruppo di Idonei. Dannati. Tra questi ci sono calabresi.

Francesco Salvatore Ciurleo -esperto di normativa scolastica