Calabria, caso tamponi. Balletto di numeri tra gli “scienziati” di Regione e Asp: chi dice la verità?

La gestione dei tamponi in provincia di Cosenza non solo è diventata un caso politico ma sta creando spaccature molto profonde anche all’interno degli apparati sanitari cosentini. Se è vero – com’è vero – che gli spifferi relativi al “traffico” dei tamponi arrivano direttamente dagli operatori sanitari e non certo da altri. L’audio dell’operatore del 118 che ha scatenato la denuncia del deputato del M5s Francesco Sapia, al quale ha fatto poi seguito anche la denuncia del primario Lopez è il chiaro segnale che dentro la sanità cosentina è in atto ormai una resa dei conti senza esclusione di colpi. Che si consuma purtroppo sulle spalle della gente, che non sa davvero come raccapezzarsi. In tutto questo, tuttavia, una certezza c’è: il pesce puzza sempre dalla testa. E la testa è rappresentata dalla penosa gestione dell’emergenza virus da parte della Regione.

Ve ne diamo una prova disarmante. Ieri la Regione, per replicare al deputato Sapia, ha diffuso una dichiarazione nella quale si leggeva testualmente: “… In realtà – scrive la Regione -, ad oggi sono circa 1.500 in tutta la Regione  i tamponi in corso di lavorazione, così ripartiti:  500 circa presso il Pugliese, 500 all’ASP di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale Operativa del 118 dell’ASP di Cosenza. Tutti i campioni risultano custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4°…”. Dunque, 500 tamponi in lavorazione a Cosenza secondo Jole Santelli travestita da “scienziata”.

A stretto giro di posta, ecco che arriva il pensiero di un altro “scienziato”, il commissario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, appartenente alla “cricca” di Bersani e del faccendiere Nico Stumpo, famoso per aver fatto gli interessi di gentaglia come Pierino Citrigno e il Cinghiale nella sua breve permanenza all’Asp cosentina.

In una intervista televisiva, il 75enne Zuccatelli (che qualche problema di arteriosclerosi “politica” lo deve avere..) dichiara candidamente, forse perché non ha letto la dichiarazione dei suoi colleghi “scienziati” della Regione, che nei locali del 118 di Cosenza erano presenti fino a ieri «250 tamponi da processare». Ne deduciamo, dunque, che Asp di Cosenza e Regione Calabria non siano in sintonia se è vero – come purtroppo è vero – che uno dichiara 500 e un altro 250.

Ma non è finita qui. Perché la Gazzetta del Sud scrive testualmente stamattina: “… A dire il vero, e secondo nostre fonti, fino alle 14 di ieri i tamponi erano 700. Legittimo chiedersi senza voler fare sterile polemica: qual è il numero reale?”. Ed è veramente il minimo che la gente possa chiedere a tutti questi “scienziati” de noantri. E poi vorrebbero anche che qualcuno credesse ai loro ridicoli bollettini quotidiani!